Imperia sta vivendo una fase di forte trasformazione urbana. Tuttavia, chi prova a visualizzare la zona su Google Maps potrebbe avere una sorpresa: le immagini presenti, sia in modalità satellitare che in Street View, non riflettono i cambiamenti più recenti. Vedi ad esempio il sottopasso di via Trento ora trasformato in una rotatoria sull'Impero con a fianco la ciclabile.
Molti cittadini hanno segnalato che le foto sono datate. in alcuni casi risalenti a diversi anni fa, e non mostrano né i cantieri attivi né le nuove strutture in via di realizzazione. Questo crea un divario tra la realtà urbana attuale e la sua rappresentazione digitale, con conseguenze non solo per la curiosità dei residenti, ma anche per turisti, professionisti e potenziali investitori che si affidano a Google per esplorare virtualmente il territorio.
Aggiornare le immagini, però, non è così semplice. Google effettua scatti satellitari e foto Street View con cadenze variabili, in base alla priorità delle aree e alla disponibilità di nuovi dati. Le grandi città tendono a essere aggiornate più frequentemente, mentre centri di medie dimensioni come Imperia possono aspettare anni prima di un nuovo passaggio dei veicoli Street View o di un aggiornamento delle immagini satellitari. Gli utenti possono comunque suggerire modifiche o segnalare contenuti obsoleti direttamente sulla piattaforma: su Google Maps, cliccando col tasto destro sull’area interessata e scegliendo “Segnala un problema” o “Suggerisci una modifica”.
In Street View, è visibile in alto a sinistra la data dello scatto, utile per capire quanto siano recenti le immagini.Per chi ha bisogno di una visione più aggiornata del territorio, esistono anche alternative: strumenti come Google Earth Pro offrono una cronologia delle immagini satellitari, mentre piattaforme come Mapillary o OpenStreetMap permettono agli utenti di caricare e aggiornare dati in tempo reale.
In un momento in cui Imperia punta sulla rigenerazione urbana e sull’attrattività territoriale, la mancata corrispondenza tra realtà e rappresentazione digitale rischia di diventare un ostacolo alla comunicazione e alla valorizzazione dell’impegno in corso.