È un inizio di mandato dai toni pragmatici ma speranzosi quello di Filippo Pilati, recentemente nominato presidente provinciale dei Giovani Albergatori di Federalberghi. Figlio dell’indimenticato Americo Pilati – figura storica dell’hotellerie e del turismo – Filippo porta avanti con determinazione l’eredità familiare, affacciandosi con idee chiare e una visione moderna su un settore in costante evoluzione.
La prima prova del fuoco è arrivata con il ponte pasquale, tradizionalmente uno degli appuntamenti più importanti per il turismo primaverile. Tuttavia, le condizioni meteo sfavorevoli hanno influito negativamente sull’afflusso turistico: “Il maltempo ha sicuramente penalizzato le prenotazioni,” commenta Pilati. “In molti hanno deciso all’ultimo di rimandare o annullare i viaggi e il turismo ne ha risentito in particolare. La domanda c’era, ma le condizioni atmosferiche hanno frenato le partenze.”
L'intervista
Nonostante ciò, il presidente guarda con fiducia ai prossimi ponti del 25 aprile e del 1° maggio, per i quali si registrano segnali incoraggianti: “C’è una buona tenuta delle prenotazioni, specialmente per il turismo di prossimità e per le località che sanno offrire esperienze anche al coperto o in mezzo alla natura. I viaggiatori cercano flessibilità, autenticità e sicurezza. Come categoria stiamo lavorando per farci trovare pronti”.
Pilati sottolinea anche l’importanza di continuare a investire nella qualità dell’accoglienza e nella formazione: “I giovani albergatori devono essere pronti ad affrontare le sfide del mercato globale, ma senza perdere il legame con il territorio. È su questo equilibrio che si gioca il futuro del turismo italiano”.
Tra tradizione e innovazione, Filippo Pilati si prepara dunque a guidare una nuova generazione di imprenditori del turismo, con lo sguardo rivolto al futuro ma con radici ben salde nella storia dell’ospitalità italiana. Una carriera che, per molti, è già iniziata sotto i migliori auspici.