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Appunti di Storia | 13 aprile 2025, 07:09

"Folle immense accorrevano ad ascoltarlo". San Leonardo da Porto Maurizio, spirito della Passione e della Croce di Cristo

Con lo sguardo sulla Resurrezione: una testimonianza attuale di fede per le nostre genti

"Folle immense accorrevano ad ascoltarlo". San Leonardo da Porto Maurizio,  spirito della Passione e della Croce di Cristo

Dell'importanza di San Leonardo nella vita della Chiesa Universale e nella nostra storia locale non si manca mai di parlarne abbastanza, soprattutto in un momento così pervaso dai demoni della discordia. Ed è opportuno farne sempre memoria per ravvivare lo spirito cristiano delle nostre genti e confermarne le radici. Giovane francescano, Leonardo aveva chiesto di andare missionario in Cina, ma il  Cardinale Colloredo gli aveva risposto: "La tua Cina sarà l'Italia". 

E alla fine del Seicento, l'Italia era segnata da miserie e sufficienti disgrazie per essere considerata terra di missione: circostanza che, mutatis mutandis, trova una replica si giorni nostri. Leonardo era ancora studente a Roma, quando un compagno gli propose di andare a udire una predica: poco dopo si imbatterono in un impiccato che ciondolava dalla forca. "Ecco la predica" dissero i due giovani, considerando sul destino umano. 

Qualche giorno dopo, il figlio del capitano marittimo di Porto Maurizio, in Liguria, seguì due figure di frati che salivano verso il convento di San Bonaventura, sul Palatino, e lì vestì l'abito dei Francescani detti "della riformella", o "scalzati". Datosi con entusiasmo alla predicazione, forse ricordando quel condannato, pendente dalla forca, fra Leonardo ebbe sempre in mente l'altro suppliziato, pendente dalla Croce. 

Perciò, scelse la sofferenza redentrice rappresentato dalla Via Crucis come tema preferito e alla quale, come già ricordato in precedenti occasioni, egli dette la più ampia diffusione. La sua predicazione aveva qualcosa di drammatico e di tragico, spesso al lume delle torce, sottoponendosi a volontari tormenti, ai quali fra Leonardo dava un alto esempio di umiliazione di sé ad imitazione di Gesù Cristo. Folle immense accorrevano ad ascoltarlo e rimanevano impressionate dalla sua bruciante parola, che richiamava alla penitenza e alla pietà cristiana. 

"E’ il più grande missionario del nostro secolo", diceva di lui Sant'Alfonso de' Liguori. Spesso l'uditorio intero, durante le sue prediche, scoppiava in pianto.  Predicò in tutta l'Italia, ma la regione più battuta fu la Toscana, a causa del freddo Giansenismo, ch'egli voleva combattere prima di tutto con la fede ardente del suo cuore, e con i suoi argomenti più efficaci e convincenti, come quello del Nome di Gesù, della Madonna SS, Sua Madre, e della Via Crucis, come si è ricordato recentemente. 

Durante una sua missione in Corsica, all'epoca ancora genovese, i briganti dell'isola tormentata scaricarono in aria i loro archibugi, gridando: "Viva frate Leonardo, viva la pace!". Tornato in Liguria, fu fatta scendere in mare una galera intitolata in suo onore. Ma di lui, gravemente ammalato, i marinai dicevano: "La barca fa acqua", detto marinaro che faceva presagire la fine di quel personaggio di grande levatura umana ed evangelica. Consumato dalle fatiche missionarie, venne infine richiamato a Roma, dove, con le sue appassionate prediche, alle quali assisteva anche il Papa, preparò il clima spirituale per il Giubileo del 1750. In quella occasione, piantò la Via Crucis nel Colosseo, dichiarando quel luogo sacro per i Martiri.Gli storici hanno dimostrato successivamente che nel Colosseo non furono mai martirizzati cristiani, ma la predicazione in buona fede (aldilà delle manifestazioni letterarie), di San Leonardo impedì l'ulteriore rovina del monumento, considerato fino allora come una cava di buona pietra. Fu l'ultima sua fatica, ma anche il suo più autorevole messaggio alla Cristianità e al mondo.

Morì l'anno dopo, e a San Bonaventura al Palatino occorsero i soldati, per tenere indietro la folla che voleva vedere il Santo e portar via le sue reliquie. "Perdiamo un amico sulla terra - disse il Papa Lambertini - ma guadagniamo un protettore in Cielo". Fu lui a promuovere con assoluta decisione la definizione del dogma mariano dell'Immacolata Concezione, mediante una consultazione epistolare con tutti i pastori della Chiesa: dogma che verrà proclamato nel 1854.

Pierluigi Casalino

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