Approda finalmente in consiglio comunale la pratica più attesa e anche più scottante degli ultimi mesi: il nuovo stabilimento che dovrà ospitare il pastificio Agnesi.
Il progetto prevede la costruzione della struttura alla foce del torrente Impero, al posto dei ruderi delle ex Ferriere. La nuova opera dovrà andare a risolvere definitivamente l'annoso problema della capacità produttiva, giunta ormai al limite per gli spazi troppo angusti. L'Agnesi è la principale impresa privata del capoluogo, 300 dipendenti, un fatturato annuo di circa 110 miliardi di lire per una produzione di 650 mila quintali di pasta all'anno.
"Il progetto di variante è stato inserito nel piano regolatore, ma a parte, proprio perché l'iter sia accelerato - conferma il vice sindaco, Fulvio Vassallo - prevede la realizzazione di un fabbricato articolato su tre moduli, distinti e sfalsati". Andranno a ospitare il deposito del pastificio, permettendo così all'azienda di liberare l'edificio sulla sponda opposta, struttura che verrebbe utilizzata soltanto per la produzione.
L'altezza dell'immobile è stata ridotta da 18 a 11 metri. "Ridimensionato l'impatto ambientale - precisa Vassallo - ci saranno vaste zone a verde nella parte anteriore e in quella laterale, verso il fiume. La struttura sarà tipicamente urbana e ricalcherà lo stile della vecchia sede. Uno dei tre moduli servirà anche per scopi pubblici: comprende un parcheggio da 4.500 metri quadrati, un campo da tennis, uno da bocce e un giardino pensile sul tetto". Tra infrastrutture e cessione di terreni, alla comunità imperiese andranno così opere per oneri di urbanizzazione del valore superiore al miliardo di lire.
A questo punto, la domanda lecita è: il progetto sarà approvato in tempo e trasmesso al Comitato tecnico urbanistico prima della fine del mandato amministrativo? L'interrogativo è plausibile, almeno stando al racconto dei rappresentanti della minoranza consigliare. "Abbiamo chiesto che l'argomento Agnesi sia discusso prima del piano regolatore - spiega il consigliere del Partito Liberale, Rodolfo Leone - altrimenti si rischia di lasciare la vertenza in sospeso per molto tempo ancora. Io sono fra coloro che difendono la presenza del pastificio a Imperia. Ma non so quanti colleghi la pensano allo stesso modo".