“Da anni mancano i bagnini e facciamo una fatica enorme ad assumere, col nuovo decreto diventerà quasi impossibile”, è il grido d’allarme che si leva dal mondo dei balneari, che alle porte della stagione estiva si trova a fronteggiare nuove difficoltà nel reclutare bagnini.
Lo scorso maggio il decreto ministeriale numero 85 ha cambiato i requisiti necessari per ottenere il brevetto da assistente bagnanti. Tra le prime criticità denunciate dalla categoria l'innalzamento dell'età minima per poter conseguire il patentino da 16 a 18 anni, ma anche l’obbligo in capo agli enti formatori di disporre di allenatori di nuoto per salvamento in possesso di abilitazione riconosciuta dal Coni.
“Senza bagnino le spiagge non possono aprire, serve una soluzione immediata – interviene Enrico Schiappapietra, presidente regionale del Sib –. Siamo alle porte della stagione e la situazione è drammatica. Il primo problema è che in questo preciso momento nessuno sta organizzando corsi per abilitare nuovi bagnini né tantomeno rinnova i patentini di chi già aveva l’abilitazione, ma nel frattempo è scaduta e ora rischia di non poter lavorare”.
Anche chi ha già il patentino riscontra difficoltà nel rinnovarlo, rischiando di non poter lavorare: "Se fino allo scorso anno in Italia esistevano tre associazioni abilitate a rilasciare i patentini, la Fin (Federazione italiana nuoto), la Fisa e Società nazionale di salvamento, oggi per via del nuovo decreto, due su tre hanno perso l’abilitazione per la formazione e per il rinnovo dei patentini. L’unica certificata è rimasta la Fin, ma anche convertire i brevetti, per esempio dalla Società di salvamento alla Fin non è banale, occorre rifare l’esame e, ripeto, in questo momento non ci sono corsi. Dunque, anche chi volesse mettersi in regola, non può farlo".
Conclude Schiappapietra: "Come si immagina di affrontare la prossima stagione estiva? Tutti dicono che la sicurezza deve essere messa al primo posto, si fanno bandi per incentivare Comuni e istituzioni a posizionare i bagnini sulle spiagge libere, ma di fatto siamo in una fase di stallo che va superata”.














