A Imperia, gli incassi derivanti dalle multe stradali continuano a crescere, ma la situazione della viabilità cittadina resta desolantemente ancorata al passato. La questione è stata sollevata dal Partito Democratico durante l’ultima seduta del consiglio comunale, dove si è discusso sull'urgenza di elaborare un Piano Urbano del Traffico (PUT), strumento fondamentale e parte integrante del Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
"La mozione relativa al Piano -spiega la capogruppo dem Deborah Bellotti - è stata inizialmente presentata dal Pd il 5 novembre, ma non è stata discussa a causa dell'abbandono dell'aula da parte dei consiglieri di maggioranza. Solo il 16 gennaio si è riusciti a riproporla e finalmente a discuterla". "Nel frattempo, il 12 dicembre, l’amministrazione ha affidato un incarico da 30.000 euro alla Columbia Group S.r.l. di Genova per elaborare uno studio sul PUMS. La stessa società è stata già coinvolta nel progetto del pulmino a guida autonoma, anch'esso poco pubblicizzato. Durante la presentazione del piano, il vicesindaco ha evidenziato i presunti progressi compiuti negli anni dall’amministrazione. Tuttavia, tolto un riferimento del 2021 alla collaborazione con l’Università di Genova, non vi è stata alcuna comunicazione pubblica concreta fino ad oggi".
"Se l'incarico è stato assegnato solo a dicembre, risulta difficile credere che l'amministrazione sia "molto avanti" con la progettazione. Le linee guida del Ministero delle Infrastrutture prevedono infatti che un piano di questo tipo si sviluppi in quattro fasi principali: definizione del modello, consultazioni pubbliche, monitoraggio a lungo termine e definizione degli obiettivi. Allo stato attuale, Imperia sembra essere ancora alla fase zero", sottolinea Bellotti.
"La sensazione -prosegue la capogruppo del Pd è che l’amministrazione stia accelerando la redazione del PUMS unicamente per rispondere ai requisiti di un bando che scade a fine gennaio. Senza questa scadenza imminente, probabilmente la questione sarebbe rimasta in sospeso per anni. Un piano complesso e fondamentale come il PUMS rischia quindi di essere realizzato frettolosamente, senza la necessaria attenzione ai dettagli e alla partecipazione pubblica".
"L’auspicio è che i criteri di partecipazione ai prossimi bandi includano anche l’obbligo di elaborare un Piano del Verde, richiesto da tempo ma mai preso realmente in considerazione. La situazione attuale lascia poco spazio all’ottimismo: molte parole, pochissimi fatti. Nel frattempo, il rischio è che quando il PUMS sarà pronto, gli interventi sulla città saranno già in gran parte completati o quantomeno progettati, rendendo il piano stesso tardivo e poco incisivo", conclude.
I cittadini, dunque, attende risposte concrete e una visione chiara per il futuro della mobilità urbana. Fino ad allora, le multe continueranno a rappresentare un’entrata significativa, ma non saranno certo sufficienti a risolvere i problemi cronici della viabilità cittadina.