Cooling break. Questo termine che indica la sospensione a metà dei due tempi durante una partita di calcio per consentire agli atleti di reidratarsi giocando in condizioni assurde dal punto di vista meteorologico (lo abbiamo constatato proprio in questi giorni in occasione dei trentaduesimi della Coppa Italia), questo termine, dicevamo, sintetizza al meglio quanto andrà ad accadere da oggi sino a domenica.
Impazzano i titoloni: l'anticiclone africano barcolla (...ma non crolla) calo termico impressionante, ma nella realtà cosa andrà a verificarsi? Partiamo da un concetto e da un certo punto di vista.
Siamo al giro di boa di agosto, la diminuzione del soleggiamento (il sole è più basso sulla linea dell'orizzonte) fisiologicamente produrrà un cambiamento. Questo non significa tornare alla normalità. Faccio un esempio molto semplice: se la notte durasse 24 ore, avremmo 40°? Nessuno invece riesce a comprendere che siamo arrivati a un punto dove ci si accontenta dei 30 gradi alla fine di agosto... Meno male non sono più 40!
(La fase maggiormente instabile secondo il modello americano GFS per la giornata odierna.. Effetti che paiono davvero modesti)
Esempio vale il commento di un noto meteorologo è sulla possibile picco di 35 gradi a fine mese si è espresso dicendo: "non avremo più i valori di questi giorni"!. Dopo 40 giorni praticamente consecutivi di condizioni abnormi, nel Sud Italia sono stati molti di più, avremo qualche giorno in cui torneranno fenomeni instabili. Infiltrazioni che andranno a "disturbare' il mostro anticiclonico.
Per diverse aree il prezzo da pagare sarà il solito: quello di temporali magari distruttivi, che avranno la loro genesi sempre nella presenza del succitato mostro, quello che attiva una quantità di energia assurda che poi si tramuta inevitabilmente in precipitazioni anche grandinigene, ma erodere un colosso come il Gobbo è impresa ardua.
Quindi se anche a fine agosto, e mi spingo ben in là, registreremo temperature prossime ai 30 gradi e minime sovente sopra i 20° di notte, beh forse sarà meglio parlare di vittoria di Pirro e non della guerra.
Vi anticipo che già dalla settimana entrante la santa alleanza tra Gobbo e Azzorre (in questo caso copertura anticiclonica ibrida) riporterà il solleone ovunque. E allora ha senso proporre titoli "Fine del caldo c'è la data" per 72 ore di break? Guardiamo subito all'Imperiese.
Oggi avremo disturbi, inquadrarli dal punto di vista temporale non è facile, proposta per ogni giornata...! Su questo sono pienamente d'accordo meno sul fatto che al di là della difficoltà più o meno reale di inquadrare la fenomenologia, ci si possa esporre sulla transitorietà dell'episodio che dovrebbe avere risvolti assai modesti.
Per il Ferragosto Imperiese permane un'incertezza dalla discrepanza ad esempio modellistica con quella del radar. GFS colloca i fenomeni tra pomeriggio e sera il radar li piazza già in mattinata.
Si notano celle temporalesche prevalentemente di natura marittima, ma a mio avviso destinate a sfiorare la costa stante la ventilazione. I valori termici resteranno importanti, mentre su domenica occorrerà tornarci probabilmente nella mattinata di dopodomani.
Si dovrebbe trattare della giornata peggiore, con precipitazioni abbondanti specialmente sul Genovese, ma i modelli restano molto ballerini. Anche da un punto di vista termico si verificherà un calo importante, ma attenzione a non credere di avere risolto tutto.
Già da lunedì la colonnina di mercurio tornerà vigorosamente in risalita e anche i valori massimi della prossima settimana non saranno poi così distanti da quelli vissuti ultimamente.
Si percepirà un disagio fisiologico inferiore per i temporali che avranno interessato comunque l'intero comparto di nord-ovest In questo lasso di 72 ore. Riassumendo: Ferragosto con disturbi per la nostra provincia, venerdì e sabato non completamente stabili ma con temperature sempre elevate, vigilanza su domenica per quanto anticipato per un possibile passaggio più incisivo.
(A proposito di temperature, la situazione contemplata dal modello americano GFS. L'incubo è più a Ovest, ma il fresco è un'altra cosa)









