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Sport | 13 giugno 2024, 18:03

Il Cape 31 dà spettacolo nel golfo imperiese: sfida tra sette scafi in rappresentanza di altrettanti paesi

Il Porto Maurizio Yacht Club organizza tre giorni di regate da venerdì 14 giugno fino a domenica

Il Cape 31 dà spettacolo nel golfo imperiese: sfida tra sette scafi in rappresentanza di altrettanti paesi

Da Capetown è arrivato anche nelle nostre acque. E da domani il Cape 31 è in regata nel golfo imperiese con sette scafi in rappresentanza di altrettanti paesi europei ed extra europei.

Il Porto Maurizio Yacht Club, infatti, organizza tre giorni di regate da domani, appunto, fino a domenica per un totale di sei prove in mare. Sei regate che rappresentano il battesimo mediterraneo di questa barca a vela nata in Sud Africa nel golfo di Capetown, patria di velisti “assatanati” e di vento oltre i 40 nodi, ovvero una robusta “brezza” di circa 80 chilometri all’ora che, in quell’ambiente oceanico, alza un’onda con creste difficili da domare.

Niente di simile nelle acque ponentine e neppure in quelle del capoluogo rivierasco dove, domenica sera, si spera, appunto, di riuscire a far tornare gli scafi partecipanti ai loro approdi d’origine dopo tre giorni di vento costante e divertente senza dover combattere con calme di tipo equatoriale.

Non sarebbe un esordio da ricordare visto anche le sette barche presenti sulla linea di partenza arrivano da paesi come Italia, ovviamente, Francia, Spagna, Monaco Principato, Germania, Gran Bretagna, Turchia, Sud Africa.

E questa barca, che concretizza i più moderni parametri della vela contemporanea, proprio in Sud Africa e per quel mare è nata.

Grazie alle idee di Lord Irvine Lidlaw, il magnate scozzese famoso sui campi di regata internazionale in quanto armatore di scafi tutti segnati dal nome di Highland Flying.

Secondo Lord Irvine il Cape 31 avrebbe dovuto essere un “One design”, avrebbe dovuto cioè dare origine a una flotta di barche tutte uguali di conduzione semplice, di alte prestazioni anche con equipaggi ridotti e, inoltre, con la possibilità di essere facilmente trasportabili in un container di 12 metri anche grazie all’albero smontabile.

Con tutte queste pretese, il nobile scozzese ha dato l’incarico della progettazione a Mark Mills, uno dei “maghi” dei moderni scafi a vela capaci di prestazioni impensabili soltanto pochi anni fa.

E questa “sintesi” di poesia della vela con la più efficiente tecnologia moderna, grazie all’iniziativa del Porto Maurizio Yacht Club per tre giorni darà spettacolo nelle nostre acque. Per la felicità di velisti e appassionati.

Ino Gazo

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