La tanto attesa svolta societaria, annunciata da mesi come l'inizio di una nuova era per il club neroazzurro, si è concretizzata... solo a metà. Dopo aver incontrato in mattinata i suoi soci a Milano, l’imprenditore Giuseppe Ruggieri — ex patron di Sanremese e Spezia si è recato a Imperia e ha formalizzato una proposta all’attuale presidente dimissionario Fabrizio Gramondo: acquisizione immediata del 50% delle quote societarie, con opzione per il 100% alla fine della prossima stagione sportiva. Una proposta certamente significativa, ma non ancora vincolante. Gramondo, ha, infatti deciso di portarla all’attenzione degli altri soci, in realtà al solo rimasto, Fabio Ramoino. Il pronunciamento è previsto nei prossimi giorni.
Tra i punti chiave dell’offerta, l’ingresso graduale del gruppo Ruggieri nella gestione operativa del club e un impegno a lungo termine, condizionato però da specifiche garanzie economiche e progettuali.
Nonostante l’interesse concreto, le incertezze restano molte. Il nodo principale rimane quello delle infrastrutture, in particolare il nuovo stadio di Imperia, che sette mesi fa sembrava un progetto ormai avviato ma che oggi appare sempre più lontano dalla realizzazione. Il colloquio tra Gramondo e Ruggieri non ha portato a un accordo definitivo, ma ha lasciato spazio a una possibile collaborazione futura più che a una vera e propria cessione immediata.
Nel frattempo, sul tavolo restano numerosi problemi irrisolti. Le condizioni del fondo dello stadio 'Nino Ciccione' rendono sempre più probabile la trasformazione in impianto sintetico, una scelta che non entusiasma i tifosi ma che appare quasi obbligata se si vorranno terminare i lavori in tempo per non giocare in trasferta tutto o quasi il prossimo campionato. In panchina regna l’incertezza: Ruggieri sembra puntare su Antonio Soda, ma al momento non esistono conferme ufficiali. A questo si aggiunge il problema della reperibilità di impianti per gli allenamenti e, in particolare, la questione della gestione di quelli dei Piani, indicata da fonti vicine alla trattativa, come uno dei principali motivi di perplessità.
Di fronte a queste difficoltà, si fa strada l’ipotesi di una partnership operativa temporanea. Una sorta di soluzione 'ponte' che consentirebbe di dare un minimo di continuità alla gestione e di tamponare l’attuale impasse, in attesa che vengano chiariti gli scenari futuri sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello infrastrutturale.
L’interesse di Giuseppe Ruggieri per l’Imperia è reale, ma più cauto rispetto a quanto lasciato intendere nei mesi scorsi. L’imprenditore non sembra disposto ad affrontare un’avventura priva di basi solide e pretende certezze prima di impegnarsi pienamente. Ora la palla passa ai soci dell’Imperia, chiamati a decidere se accettare l’ingresso del nuovo gruppo o cercare altre soluzioni.