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Politica | 07 agosto 2023, 10:21

Interrogazioni non ammesse in consiglio comunale, lettera polemica di Luciano Zarbano

A poche ore dalla riunione odierna del parlamentino convocato per stasera alle 18 il capogruppo di 'Imperia senza padroni' accende la miccia

Interrogazioni non ammesse in consiglio comunale, lettera polemica di Luciano Zarbano

Lettera aperta del capogruppo di 'Imperia Senza padroni' Luciano Zarbano al presidente del consiglio comunale Simone Vassallo

Ma siamo sicuri che l’opposizione la fa solo la minoranza? 

Nei giorni precedenti il 30 giugno la lista civica (con orientamento politico di Centro-Destra) Imperia senza Padroni ha ricevuto (tra le altre) due segnalazioni da parte di cittadini di Imperia (a parere di chi scrive non tutti propri elettori) di altrettante situazioni abbisognevoli di attenzione e risoluzione da parte dell’amministrazione comunale su Barcheto e Moltedo. Queste due esigenze sono state tradotte in altrettante “Questions Time”, perché si ritiene che sia uno strumento efficace e veloce per ottenere le risposte che i cittadini vogliono, rendendo così concreta la tanto decantata politica del fare, che dovrebbe avere come unico scopo il benessere dei cittadini e non un semplice slogan per tutte le stagioni.

Purtroppo ad oggi queste due “Questions Time“ non hanno avuto alcuna risposta, nonostante sia trascorso più di un mese (alla faccia della velocità). L’unico risultato raggiunto è stato uno scambio epistolare con il “nostro” Presidente del Consiglio (deputato a veicolare le “Questions Time” e che ultimamente non sta brillando per imparzialità) il quale ha chiesto maggiori indicazioni (nonostante le interrogazioni siano state dettagliate in termini di elencazione delle problematiche oltre che corredate da foto - una foto vale più di cento parole).

Tale procedura alquanto singolare induce al sospetto che si tratti di azioni defatiganti, infatti le motivazioni addotte a fondamento della richiesta di integrazioni, oltre che generiche, non risultano supportate da alcuna norma regolamentare, anzi nel Regolamento del Consiglio Comunale viene affermato il contrario.

Ciò induce i più attenti ad amari interrogativi: non è che per caso la politica del fare deve essere esclusivo appannaggio della maggioranza? Con questa politica dell’ostruzionismo noi di Imperia senza Padroni non verremmo messi nelle condizioni di dare il nostro apporto per il bene della città e dei cittadini: ma lo scopo è per poi poterci accusare di essere disfattisti e negazionisti? La risposta la lascio a quei cittadini di Imperia che hanno voglia di “leggersi” tutto il “libro” e non a quelli che pretendono di conoscere il contenuto del “libro” perché glielo hanno raccontato altri o peggio ancora hanno dato una lettura veloce al solo titolo o prefazione. Ricordo a me stesso che i cittadini vogliono delle risposte alle loro esigenze a prescindere di maggioranza o minoranza".

Diego David

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