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Politica | 09 novembre 2020, 17:10

L'Associazione Fieristi Italiana ascoltata dal Senato: Ogliaro "Tavolo di lavoro subito per il riconoscimento della categoria"

L'incontro servirà per fare il punto sulla situazione di questa categoria e sui problemi che sta affrontando da quando è iniziata l'emergenza Covid.

Gabriele Ogliaro di Taggia, vicepresidente nazionale dell'Associazione Fieristi Italiani.

Gabriele Ogliaro di Taggia, vicepresidente nazionale dell'Associazione Fieristi Italiani.

L'Associazione Fieristi Italiana oggi sarà sentita dal Senato in videoconferenza. Parteciperanno la presidente Serena Tagliaferri e il vicepresidente Gabriele Ogliaro di Taggia. 

L'obiettivo di questo incontro virtuale è di porre l'accento sulle problematiche che interessano i fieristi. Questa categoria a oggi non gode di un riconoscimento autonomo, in quanto compresi all'interno del commercio ambulante dei mercati. L'AFI punta a essere riconosciuta come settore indipendente, raggruppando tutti quegli operatori commerciali su aree pubbliche in occasione di fiere e sagre. 

"Il nodo del riconoscimento è importante per tutti noi. - ci spiega Gabriele Ogliaro - A causa della mancanza di tale riconoscimento le circa 60mila imprese commerciali inquadrabili tra la categoria dei fieristi (dietro a ciascuna delle quali viene ricavato il reddito di almeno una famiglia) sono state costrette ad interrompere la loro attività per effetto delle disposizioni anti Covid- 19 che hanno previsto la sospensione delle fiere e delle sagre a partire dal mese di marzo, senza considerare congrui ristori economici calcolati alla luce delle reali esigenze quotidiane".

Che cosa chiederà l'AFI al Senato? "Innanzitutto l’apertura di un tavolo di lavoro e di confronto volto al riconoscimento della categoria dei fieristi. Chiederemo l'annullamento delletasseedelleimposte dovute per l’anno in corso, con eventuale proroga sino a fine pandemia. Infine, vogliamo che riprendano fiere e sagre non appena lo stato sanitario lo permetterà, parallelamente allo svolgimento dei mercati settimanali" - afferma Ogliaro.

Che cosa potrebbe fare il governo per aiutare i fieristi?  "Ci serve una maggior tutela a fronte del nostro particolare lavoro. - replica Ogliaro - Chiederemo la concessione di sgravi fiscali su: i costi dì gestione degli autoveicoli, i canoni per l’occupazione del suolo pubblico, la riduzione dell’aliquota I.V.A., l’adeguamento dei contributi previdenziali da versare all’I.N.P.S, calcolandoli sulle effettive giornate lavorative, evincibili dalle trasmissioni telematiche dei corrispettivi giornalieri. Oltre a questo chiederemo: il rilascio di una concessione annuale in cui inserire tutte le fiere svolte dal ciascun operatore; il riconoscimento dell’anzianità storica; la garanzia di non veder modificate le aree di svolgimento delle fiere e delle sagre in quanto eventi storico-culturali; la tutela dello svolgimento di ciascuna fiera e sagra, anche mediante il divieto di svolgimento di manifestazioni equipollenti organizzate da soggetti privati sulle medesime aree nel periodo antecedente almeno i quindici giorni solari".

"Queste specifiche, che ovviamente vengono proposte a livello dinamico, rappresentano la base per una reciproca collaborazione. In ultimo ci teniamo a ringraziare gli onorevoli Flavio Di Muro della Lega, il senatore Gianluca Ferrara e l'europarlamentare Laura Agea del Movimento 5 Stelle che hanno dimostrato sensibilità nei contri dei fieristi italiani offrendoci l'opportunità di essere ascoltati oggi per far valere le nostre ragioni" - conclude il vicepresidente.

Stefano Michero

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