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Economia | 11 luglio 2019, 07:00

Le coltivazioni di cannabis potrebbero risollevare il business di molti coltivatori Italiani

Dal 2016 è legale coltivare canapa con un livello di THC inferiore allo 0,2%. Gli agricoltori italiani sono in crisi perché i prezzi bassi del grano, la terra essiccata e le grandi aziende che importano grano sono in crisi.

Le coltivazioni di cannabis potrebbero risollevare il business di molti coltivatori Italiani

I contadini italiani si trasformano grazie alla cannabis. La coltivazione della canapa per i prodotti farmaceutici potrebbe aiutare a ripristinare l’economia in alcune aree colpite dalla recente crisi.

Dal 2016 è legale coltivare canapa con un livello di THC inferiore allo 0,2%. Gli agricoltori italiani sono in crisi perché i prezzi bassi del grano, la terra essiccata e le grandi aziende che importano grano sono in crisi. Ma alcuni hanno trovato una soluzione: coltivare cannabis.

Negli ultimi anni la quantità di terra dedicata alla pianta è passata dai 400 ettari del 2013 ai 4.000 ettari di oggi. Questo trend sembra destinato a continuare, in quanto, l’Italia, grazie al suo clima mediterraneo, è un posto adatto al crescere questo tipo di prodotto, molto ambito a livello mondiale.

Tanti prodotti a base di CBD nel mercato

Ad alimentare questo trend, ci sono alcuni fattori. Innanzitutto, la grandissima richiesta di piante di canapa europee, data l’indiscussa qualità dei prodotti coltivati nelle nostre terre. Inoltre, la grande disponibilità di prodotti, favorisce un business che sembra crescere di mese in mese da quando è legale.

Alcuni contadini che lavorano nel circolo della canapa, hanno commentato quanto, questo mercato, sia arrivato in un momento più che opportuno, per via della mancanza di mercato che stavano affrontando da qualche tempo.

Ogni giorno si registrano inoltre nuovi utenti che si affacciano al mondo del CBD e iniziano a utilizzarla su base settimanale.

Dalla legge, alla coltivazione

La legge - che consente la coltivazione per uso non farmaceutico di piante con un massimo dello 0,2% del composto psicoattivo - è stata introdotta con l'intento d'incrementare lo sviluppo della produzione industriale della canapa. Gli italiani hanno approfittato del cambiamento della legge per produrre non solo ricotta di canapa e mattoni ecologici, ma anche pasta e biscotti di canapa.

"Il boom della produzione di canapa è un ottimo esempio della capacità delle aziende agricole di scoprire nuove frontiere", ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, la più grande associazione di agricoltori d'Italia. "Siamo nel bel mezzo di un'opportunità di crescita economica e occupazionale".

Il grano produce un profitto di 250 euro per ettaro nel mercato di oggi, mentre la canapa può generare guadagni netti superiori a 2.500 euro per ettaro, secondo la Rete Canapa Sicilia. E ci sono molti agricoltori siciliani che, per dare nuova vita alla terraferma e migliorare la loro situazione finanziaria, hanno sostituito il grano con la canapa.

Oltre a questo, ci sono i danni del grano

Gli esperti di agricoltura dicono che anni di "monocoltura del grano mono culturale" in alcune parti d'Italia hanno causato l'erosione del suolo e rischiano di rendere il terreno sterile.

Secondo i dati del Consiglio per la ricerca agraria e l'analisi dell'economia agricola italiana, i terreni coltivati a grano duro sono diminuiti del 7,4% nel Sud Italia lo scorso anno, e di oltre il 9% nel Nord del Paese. La produzione complessiva è diminuita di oltre il 4% nell'ultimo anno.

Ecco perché il passaggio alla canapicoltura potrebbe aiutare, dicono gli esperti.

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