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Libri | 30 dicembre 2025, 12:31

Italia Favero debutta con “La lacrima sul viso”: un romanzo tra sofferenza e speranza

Il racconto del viaggio interiore di Sophia tra dolore, rinascita e consapevolezza

Italia Favero debutta con “La lacrima sul viso”: un romanzo tra sofferenza e speranza

Un viaggio tra sofferenza e speranza, tra ferite profonde e una luce che riesce a tornare. La lacrima sul viso è il primo romanzo dell’imperiese Italia Favero, pubblicato da Phasar Edizioni e in uscita oggi.

La protagonista, Sophia, accompagna il lettore in un percorso di dolore e rinascita, fatto di paure, perdite e cicatrici emotive. Una storia che racconta come anche dal dolore possa nascere una nuova consapevolezza. Ogni lacrima diventa simbolo di fragilità, ma anche di forza: una luce capace di illuminare il cuore e la vita. Accanto al marito e ai figli, Sophia scopre che la vita non chiede perfezione, ma amore, coraggio e gratitudine. Nel silenzio della casa, tra abbracci e piccoli gesti quotidiani, emerge una verità luminosa: anche dalle ferite più profonde può nascere la luce più grande.

Pur essendo un romanzo, il libro prende spunto da esperienze reali. "Scriverlo è stato un percorso intenso e necessario -racconta l'autrice-, nato dal desiderio di raccontare ciò che troppo spesso viene nascosto. La lacrima, simbolo centrale del romanzo, rappresenta il dolore e le emozioni non espresse, ma anche il coraggio di affrontarle e trasformarle in consapevolezza". Per Favero si tratta della prima esperienza come scrittrice, anche se la passione per i libri è antica: "Ho sempre amato leggere, i libri sono una delle mie più grandi passioni. Scrivere è stato naturale -spiega- dentro di me sentivo l’esigenza di farlo. Così è nato il mio primo romanzo".

Il libro è accompagnato da una dedica potente: alle donne che hanno vissuto accanto a uomini narcisisti, violenti o dominanti; alle vittime che non ce l’hanno fatta; a chi, ogni giorno, lotta per ritrovare se stesso. La lacrima sul viso dà voce a chi spesso resta in silenzio, ricordando che la speranza può sempre tornare.

Sara Balestra

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