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Cronaca | 20 dicembre 2025, 19:30

Traffico di farmaci dopanti, un arresto a Imperia

Smantellata dai NAS una rete che importava e vendeva sostanze vietate via web

Traffico di farmaci dopanti, un arresto a Imperia

Scatta un arresto a Imperia nell’ambito di una vasta indagine sul traffico illecito di farmaci dopanti. I carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Torino e Genova, su delega della Procura della Repubblica di Savona e con il supporto dei Comandi Provinciali di Savona e Imperia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona.

Il provvedimento ha disposto la custodia cautelare in carcere per due persone domiciliate a Imperia e Varazze, mentre per altre due persone residenti ad Albissola Marina è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le accuse, formulate allo stato attuale delle indagini, riguardano l’associazione per delinquere, l’introduzione sul territorio nazionale di sostanze dopanti prive di autorizzazione all’immissione in commercio e il commercio illecito di farmaci dopanti.

Al centro dell’inchiesta c’è quella che gli investigatori definiscono l’ultima frontiera del doping: sostanze come i “Sarms” e gli ormoni peptidici, farmacologicamente attive e vietate in qualsiasi contesto, non solo sportivo. Tali prodotti figurano infatti nella lista dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), recepita periodicamente in Italia attraverso decreti del Ministero della Salute.

Secondo quanto accertato, le sostanze – di uso esclusivamente sperimentale in ambito farmaceutico e potenzialmente pericolose per la salute – venivano importate illegalmente dalla Cina, confezionate in un laboratorio clandestino e commercializzate online tramite il sito “Alkemya”. La vendita avveniva anche attraverso una società formalmente registrata in Olanda, ma operativa di fatto sul territorio italiano almeno dal 2021.

L’indagine ha fatto emergere un preoccupante aumento della richiesta e dell’utilizzo di questi prodotti, soprattutto in ambito sportivo, nonostante i gravi rischi per la salute legati a effetti collaterali e controindicazioni. Le operazioni dei NAS mirano ora a contrastare un fenomeno in espansione e a tutelare la salute pubblica.

Diego David

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