“Via Amendola è ormai diventata una camera a gas: chiudiamola almeno il sabato e la domenica pomeriggio, per tutto dicembre, in modo che imperiesi e turisti possano passeggiare tranquillamente senza smog e inquinamento, magari facendo lo shopping natalizio”.
La provocatoria, ma neppure troppo, proposta arriva direttamente dagli esercenti che lavorano lungo l’arteria del centro storico onegliese.
Il continuo transito di veicoli, bus e mezzi pesanti che entrano a Oneglia (in questi giorni al suo ingresso si trova anche un mezzo della Provincia, che misura il tasso di inquinamento) preoccupa, e non poco, anche gli abitanti della zona. La trasformazione in isola pedonale favorirebbe dunque lo shopping ed eliminerebbe i rischi di essere investiti in una via strettissima.
“Il centro storico è oggi inadatto a sostenere il traffico pesante che lo attraversa – dicono in coro - ne soffrono tanto i residenti quanto gli operatori commerciali. Perché i dati sullo smog che vengono raccolti non sono portati a conoscenza dei cittadini? Il massimo livello, in città, è raggiunto proprio in via Amendola, a causa delle ridotte dimensioni. Basta vedere il deposito di polveri sugli intonaci delle case e persino sugli oggetti in esposizione nei negozi. I marciapiedi, poi, sono insufficienti per il passaggio di una mamma con la carrozzina o all'incrocio di due pedoni”.
A sperimentare i disagi di chi passa a piedi, è stato “Si potrebbe comunque fare un esperimento e vedere come viene accolta la novità dell’isola al sabato e alla domenica – insiste la categoria dei commercianti - il periodo è propizio: anche in questa strada, dalla prossima domenica, rimarremo aperti per le compere natalizie”.
“Già al tempo dell'amministrazione Scajola avevamo fatto richiesta per creare un'oasi pedonale – ribadiscono gli esercenti di via Amendola – capiamo che via Agnesi, l'unica strada alternativa, è pericolosa e non regge il volume di traffico ma il continuo passaggio di camion crea avvallamenti e peggiora la situazione”.














