Fine settimana particolare per l’Imperia Rugby, che vive giorni spezzati tra il recupero dell’Under 16 e la preparazione della Seniores verso la sfida con il Cogoleto. Con i campionati regionali fermi per la finestra internazionale che ha portato al test match Italia–Cile di sabato scorso 22 novembre al “Ferraris”, alcune categorie del club hanno comunque trovato un loro ruolo in campo.
La pagina più amara arriva dal recupero dell’Under 16, disputato domenica 23 novembre alla “Fontanassa” di Savona contro le Province dell’Ovest. La gara, ultimo impegno della fase di apertura, si è chiusa con un netto 88–21 per i padroni di casa. L’analisi di Alessandro Ardoino, allenatore e giocatore della massima categoria, è chiara: la partita è nata male e non è più stata ripresa. “I nostri ragazzi sono partiti col piede sbagliato ” ,afferma, “e non sono riusciti a rimettersi in carreggiata. Qualche prestazione individuale buona c’è stata, ma è mancato gioco di squadra”. Alla difficoltà tecnica si è aggiunta l’assenza di alcuni elementi importanti, che ha reso la rotazione ancora più limitata.
La sconfitta non cambia comunque il percorso stabilito dalla formula del torneo: con la classifica già definita, l’Imperia sapeva di vivere una gara utile soprattutto per dare minuti a chi aveva maggior bisogno di ritmo in vista della seconda parte di stagione. Ora, Savona e Province dell’Ovest proseguiranno nel Trofeo “Mari e Monti”, mentre Cus Genova e Cogoleto affronteranno rispettivamente élite e girone lombardo.
Diverso il clima attorno alla Seniores, che lavora verso la trasferta di domenica 30 novembre contro il Cogoleto. Coach Giorgio Pallini prepara un gruppo che sa di dover crescere ancora di una misura. L’analisi cerca, come sempre, i punti su cui incidere davvero. “Il Cogoleto è una squadra giovane, veloce e ben organizzata”, spiega coach Pallini, "Noi stiamo intervenendo sulle fasi statiche, dove abbiamo avuto difficoltà, soprattutto in mischia e touche”. La risposta scelta dall’Imperia passa dalla difesa: “Stiamo facendo un lavoro importante sulla salita, per mettere più pressione all’attacco avversario. È un percorso lungo, ma l’impegno del gruppo è costante e questo fa la differenza”.





















