Rina Garibbo Siri e Anna Castellano. Sono soltanto due, a Imperia, le donne impegnate attivamente, in prima linea, nel mondo politico amministrativo locale.
Entrambe consigliere comunali, la prima nelle file della Dc e la seconda nel Pci, sono le uniche "sopravvissute" in un mondo totalmente dominato dai maschi. Nessuna donna, infatti, fa parte del consiglio provinciale, comitato di gestione dell'Usl, direttivo di Azienda di soggiorno, Camera di commercio, ente provinciale del turismo e altri organismi del genere. "Molto difficile che a una donna venga affidato un incarico di rilievo - osserva Castellano - la conferma vivente è proprio la collega Garibbo Siri: ha avuto più preferenze dell'ex sindaco Pilade ma ha ricevuto "soltanto" la delega al consultorio. Il modo di fare politica sembra ritagliato su tempi e metodi più adatti agli uomini. In questo meccanismo, noi donne ci troviamo a disagio, in quanto non riusciamo a conciliarlo con gli impegni e i doveri famigliari. In provincia c'è un forte grado di consapevolezza dei problemi, tra le donne, ma una scarsa propensione alla lotta politica".
Castellano, già docente di lettere, ha smesso i panni dell'insegnante per diventare funzionaria del Pci (è al secondo mandata da consigliera e nella passata amministrazione era stata anche assessore alla pubblica istruzione). "Quando sono diventata consigliera comunale - confessa Garibbo Siri - ho provato un senso di sgomento, mi ero candidata per conciliare le pressione di parenti e amici con l'istintivo desiderio di prestare un servizio alla comunità.
Non ho ancora fatto un sondaggio d'opinione tra i colleghi uomini - ci scherza su - penso tuttavia di godere della loro stima, ne avrò la prova attraverso le deleghe che mi verranno presto attribuite. Avevo, è vero, delle paure iniziali, che spesso ancora mi tormentano quando si tratta di fondere casa, famiglia, lavoro, civica amministrazione. Ma, con tanta buona volontà e l'aiuto dei colleghi più esperti, credo di aver già dato un contributo importante alla risoluzione di qualche problema cittadino".














