In Liguria il numero dei pensionati supera quello dei lavoratori attivi, nell'Imperiese si registra un lieve saldo positivo. Al 31 dicembre 2024, nella regione sono state erogate 656.493 pensioni, mentre i lavoratori dipendenti e autonomi sono 633.899, con un saldo negativo di 22.594 unità. I dati sono condivisi dall'associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia.
All’interno della Liguria, la provincia di Imperia si distingue per avere un lieve saldo positivo: le pensioni erogate sono 85.255, a fronte di 85.666 occupati, con un bilancio di +411 unità. Anche la provincia della Spezia registra un dato simile (+822), mentre Savona e Genova mostrano un significativo saldo negativo, rispettivamente -13.753 e -10.074.
Questo squilibrio tra pensionati e lavoratori è un fenomeno che colpisce anche altre regioni italiane, soprattutto nel Sud e nelle Isole: nel 2024, a fronte di 7,3 milioni di pensioni, gli occupati erano poco più di 6,4 milioni. La Puglia è la regione con il disallineamento più marcato pari a -231.700 unità. Al Centro-Nord, ad eccezione di Liguria, Umbria e Marche, il saldo rimane positivo grazie al buon andamento dell’occupazione degli ultimi anni.
"La situazione demografica della Liguria e di altre regioni colpite dall’invecchiamento della forza lavoro rappresenta anche un problema per le imprese. La difficoltà di reperire figure professionali altamente specializzate è ormai evidente: nella regione ligure, infatti, l’indice di anzianità dei dipendenti privati è 77,3, superiore alla media nazionale del 65,2, il che significa che per ogni 100 lavoratori sotto i 35 anni ci sono 77,3 persone sopra i 55 anni.
"L'anzianità dei lavoratori è soprattutto un problema per gli imprenditori delle regioni piccole -sottolinea la Cgia- reperire sul mercato del lavoro figure professionali altamente specializzate è ormai diventata un'impresa quasi impossibile". A oggi, la regione che presenta l'indice di anzianità dei dipendenti privati più elevato è la Basilicata (82,7). Significa che ogni 100 dipendenti al di sotto dei 35 anni, ve ne sono 82,7 che hanno oltre 55 anni. Seguono la Sardegna (82,2), il Molise (81,2), l'Abruzzo (77,5) e la Liguria (77,3). Il dato medio nazionale è pari al 65,2. Le regioni meno 'colpite' dal fenomeno, anche se già da alcuni anni sono costrette comunque a fare i conti con questa criticità, sono l'Emilia Romagna (63,5), la Campania (63,3), il Veneto (62,7), la Lombardia (58,6) e il Trentino Alto Adige (50,2).














