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Attualità | 29 settembre 2025, 16:49

Economia in provincia di Imperia tra sfide demografiche e segnali di ripresa economica

Nonostante un indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia e gravi carenze infrastrutturali, si registra una crescita dell’occupazione, un rinnovato slancio imprenditoriale e settori chiave in ripresa

Economia in provincia di Imperia tra sfide demografiche e segnali di ripresa economica

Il termometro economico della provincia imperiese segna una buona situazione. Fuor di metafora il ʽRapporto economico provinciale 2023ʼ, presentato questa mattina nella sede della Camera di Commercio, ha fatto il punto su tutti gli elementi che condizionano l’economia di un qualsiasi territorio. Proprio per questo, oltre a Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, e al segretario generale Marco Casarino, erano presenti Paolo Cortese del Centro Studi Tagliacarne e Iolanda Conti di Uniontrasporti

E il primo elemento condizionante è stato riferito alla popolazione del ponente che denuncia un indice di vecchiaia pari a 271,3, oltre 60 punti superiore alla madia nazionale. Non certo una situazione favorevole per l’economia mentre, nel periodo 2021/2024 il mercato del lavoro evidenzia complessivi segnali positivi con gli occupati aumentati del 4,3 per cento, la riduzione della disoccupazione dal 9,7 per cento del 2021 al 5,1 del 2024 e una lieve diminuzione dell’inattività, ridotta da 41 per cento al 38 nello stesso periodo

Dopo anni di flessione – precisa Paolo Cortese sembra che il tessuto imprenditoriale della provincia stia reagendo bene, il rapporto tra imprese nuove e cessare mostra un tasso positivo aumentato di 97 unità”

Insomma tutti i settori dell’attività umana sono stati presi in esame: produzione agricola, industria, artigianato, cooperazione, commercio estero, credito, mercato immobiliare ed economia del mare vengono esaminati segnando situazioni di incremento, in alcuni casi come per l’artigianato con quote di aziende attive sopra la media nazionale. 

Soltanto il credito, il mercato immobiliare e gli arrivi turistici registrano segnali di flessione o di rallentamento. Ed esiste un altro elemento che rappresenta un fattore condizionante da decenni. “Indubbiamente le infrastrutture sono uno tra i più grandi nodi della provincia – ammette Iolanda Conte –. Ci sono opere in sospeso, tanto per fare un esempio il traforo Armo-Cantarana, ferme a causa di mancanza di risorse ma il territorio del ponente ha necessità di mobilità e di spostamenti facili”.

 Ma c’è sempre una nota di speranza: negli anni ’60, la provincia vantava il quarto posto nazionale per il reddito pro capite. “Ovviamente oggi non è più così – conclude Enrico Lupima, comunque, Imperia può essere tra le prime dieci”.

Ino Gazo

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