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Politica | 27 settembre 2025, 13:32

Sfida a due per la segreteria provinciale del PD: in corsa Rosanna Brun e Pietro Mannoni

La reggente Brun attacca le modalità di fare politica di Bracco: “I suoi metodi vengono usati come clava dai Riformisti”

Sfida a due per la segreteria provinciale del PD: in corsa Rosanna Brun e Pietro Mannoni

Scaduto il termine di presentazione delle candidature a mezzogiorno, sono due i nomi in corsa per la segreteria provinciale del Partito Democratico: Rosanna Brun, sostenuta da 'Una nuova stagione',  a cui aderiscono i consiglieri comunali imperiesi Deborah Bellotti ed Edoardo Verda  (Area Schlein) e  Pietro Mannoni, candidato dei Riformisti che fa capo, tra gli altri, rimanendo nel capoluogo  a Giovanni Barbagallo, oltreché al consigliere regionale Enrico Ioculano e all'ex segretario Cristian Quesasda, affiancata dalla corrente 'Scelta Unitaria' di riferimento del consigliere comunale imperiese, già candidato sindaco del centrosinistra Ivan Bracco.

In conferenza stampa, Brun ha ricordato di rifarsi alla tradizione politica dell’ex segretario nazionale Pier Luigi Bersani, sottolineando come, nel suo ruolo di segretaria reggente, abbia cercato fino all’ultimo di favorire una ricomposizione interna. Un tentativo che, secondo la stessa Brun, aveva trovato in un primo momento disponibilità da parte di Mannoni, salvo poi naufragare. La candidata non ha risparmiato critiche agli avversari, in particolare a Ivan Bracco e al suo metodo di fare politica: “Bracco e i suoi vengono usati come ‘clava’ dai Riformisti. Ma fino a che punto potranno andare d’accordo? Fino a che punto cammineranno insieme?

Dal canto suo, Mannoni, già segretario provinciale in passato, ha affidato a una nota stampa le ragioni della sua candidatura: “Voglio ringraziare chi ha pensato a me e ha voluto sottoscrivere la mia candidatura. Sono estremamente motivato nell’affrontare questo percorso. Il Partito Democratico è una comunità in grado di progettare una prospettiva seria e credibile per il Ponente ligure. È in questa direzione che intendo guidare il partito. In caso di elezione proporrò agli organismi dirigenti di mettere in agenda una conferenza programmatica e di organizzazione: sarà un passaggio fondamentale per delineare il profilo del PD, sia verso i cittadini e i simpatizzanti, sia per rilanciare l’attività dei circoli. Auspico che il confronto congressuale mantenga toni dialoganti, con l’ambizione di costruire un partito aperto e capace di evitare che il confronto si trasformi in scontro. Non sarà un percorso semplice, vista la situazione politica e sociale che stiamo vivendo, ma è una sfida che siamo pronti ad affrontare”.

Brun, concludendo la presentazione della sua candidatura, ha voluto chiarire lo spirito con cui affronta la sfida congressuale: “La mia è una candidatura di servizio. Dopo essere stata lontana dal PD, nel 2022 sono rientrata e mi è stato chiesto di mettere a disposizione esperienza ed entusiasmo. Voglio aprire le finestre del partito e dare una speranza a chi ancora crede in una politica fatta di etica e di confronto leale con tutti”.

Il congresso provinciale di fine ottobre  si annuncia dunque come un testa a testa tra due visioni diverse: da una parte Mannoni, dall'altra Brun.

Diego David

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