Gentile Direttore,
ho letto con interesse l’articolo pubblicato questa mattina sulle origini del cognome del nostro sindaco, Claudio Scajola.
Si tratta di un contributo storico molto interessante, dal quale emerge un elemento importante: la famiglia Scajola non avrebbe radici imperiesi, ma origini note nella regione Lazio.
Le radici di una persona, a mio avviso, non dovrebbero essere determinanti: siamo tutti cittadini del mondo. È certo, però, che ciascuno porta dentro di sé le proprie tradizioni, quelle familiari e quelle legate alla terra di provenienza.
Perché richiamo il tema delle tradizioni? Perché questo articolo mi ha riportato alla memoria un dialogo con un pescatore di Oneglia, giunto a Imperia per lavoro oltre 70 anni fa. Mi disse a proposito dell’attuale sindaco pro tempore: "Questo vuole cancellare la storia di questa città, e piano piano ci riuscirà". Oggi, a distanza di tempo, non posso che concordare con quelle parole. In oltre cinquant’anni di amministrazione diretta o indiretta da parte della famiglia Scajola, la nostra città si è progressivamente impoverita, sia economicamente che culturalmente.
La mancanza di radicamento storico e di appartenenza al territorio si riflette nella gestione amministrativa: nel non difendere le ricchezze della nostra città, nelle tradizioni edilizie e ambientali abbandonate, nella scarsa attenzione alla memoria storica. È vero che l’assenza di forti radici può in alcuni casi rendere più neutro l’agire politico, evitando gli eccessi del campanilismo. Ma quando l’amministrare diventa esercizio di superiorità, senza ascoltare la voce del territorio né rispettarne la storia, il risultato è il deserto.
Basti pensare al progetto del porto turistico, alla cancellazione del porto multifunzionale e commerciale di Oneglia, o alla mancanza di iniziative capaci di valorizzare il lavoro e le tradizioni locali.
Chi arriva in una nuova terra dovrebbe cercare di amalgamarsi con le usanze del luogo, rispettando il sacrificio dei nostri vecchi e custodendone l’eredità. A Imperia, purtroppo, ciò non è avvenuto, e il futuro che si prospetta appare segnato da un impoverimento generalizzato.
Cordialmente,
Ivan Bracco
Consigliere comunale PD






