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Al Direttore | 12 settembre 2025, 11:37

Autovelox a Imperia, Insieme per la viabilità: "Scajola cosciente che i dispositivi non sono conformi"

Denuncia il Comitato: "L'importante sembra solo essere che i cittadini paghino"

Autovelox a Imperia, Insieme per la viabilità: "Scajola cosciente che i dispositivi non sono conformi"

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Insieme per la viabilità

"Data l’attinenza degli argomenti trattati nell’ultimo consiglio provinciale con il tema della viabilità, desideriamo esprimere la nostra opinione sulla posizione espressa dal presidente della Provincia sulla questione autovelox. 

Lo stesso presidente riferisce che i ricorsi inoltrati contro le sanzioni elevate, pari solo allo 0,2% del valore, sono pochi e quindi è facile considerarli marginali e poco significativi. Tuttavia noi riteniamo che questo dato non sia rilevante, perché invece l’aspetto importante è che, lo stesso presidente, sembrerebbe essere pienamente cosciente che quei dispositivi non sarebbero conformi a quanto previsto dalla normativa attuale. 

Infatti, afferma di attendersi un futuro intervento governativo che faccia chiarezza sul tema autorizzazione/omologazione (i dispositivi sono solo autorizzati ma non omologati, mentre l’orientamento recente della giurisprudenza, recepito nell’ultimo Codice della Strada, prevede che debbano essere omologati). Dunque la legittimità formale dei controlli, dai quali scaturiscono quelle sanzioni, non viene minimamente presa in considerazione, come se non contasse nulla: l'importante sembra solo essere che i cittadini paghino. 

Il concetto espresso è ulteriormente aggravato dal confronto fra la cifra incassata (4 milioni di euro) e quella spesa per i contenziosi (6000 euro), come se questo bastasse per legittimare un incasso basato sui rilievi di apparecchiature che non sono, a tutt’oggi, del tutto conformi alla normativa vigente. Tuttavia quello che secondo noi è lo “scivolone” più evidente, è l’avere definito, testualmente, “guadagno” (è una parola sua, non una nostra interpretazione) i proventi delle multe: di certo, se le sanzioni diventano un “guadagno”, significa che c’è qualcosa che non va. 

Come abbiamo scritto solo qualche giorno fa sembra che, di fronte al “Dio denaro”, non ci sia altro che conta: parcheggi gratuiti probabilmente “affittati” ad uso privato, utilizzo di dispositivi di misurazione (“autovelox” e “telered”), non conformi alla normativa vigente, sembrano diventare pratiche perfettamente legittime per “guadagnare”, con buona pace dello stato di diritto. Dichiarare poi tutto ciò come finalizzato alla sicurezza stradale, subito dopo averlo definito un “guadagno” appare, quanto meno, molto stridente; sicurezza stradale sulla quale sarebbe poi opportuno aprire un discorso più ampio, ma riteniamo che non sia questa la sede. 

Consideriamo tutto questo molto grave perché pensiamo che le istituzioni dovrebbero essere le prime a rispettare le regole, non fosse altro che per “dare il buon esempio” al cittadino, inducendolo ed “educandolo” a fare altrettanto. Detto con un paragone: che legittimità ha il genitore che, mettendosi le dita nel naso a tavola, dice a suo figlio di non farlo? Ognuno si dia la risposta che meglio crede. 

Insieme per la viabilità"

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