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Un campanello d'allarme risuona forte a Diano Marina: i dati ufficiali sulle presenze turistiche nei primi cinque mesi del 2025 rivelano un clamoroso calo di 35.000 presenze rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo dato, che non trova riscontro nella vicina San Bartolomeo (che registra un aumento), solleva serie preoccupazioni sulla gestione delle politiche turistiche locali. Lo rileva il gruppo consigliare di minoranza Diano Domani che sottolinea: “Molteplici sono le criticità evidenziate, che sembrano convergere verso una gestione inefficace. Tra i punti più dolenti: mancato ascolto delle associazioni di categoria”.
Ma le accuse pubbliche rivolte all'assessore Spandre da parte delle associazioni di settore sono eloquenti, suggerendo una frattura nel dialogo essenziale per lo sviluppo turistico. Diano Domani punta l’indice sulla destinazione della tassa di soggiorno: “I proventi della tassa di soggiorno, anziché essere utilizzati per creare pacchetti turistici strutturati e promozione mirata, vengono impiegati principalmente per finanziare eventi di intrattenimento. Sebbene gli eventi siano importanti, la mancanza di una strategia di pacchettizzazione limita la capacità di attrarre e fidelizzare i visitatori”.
Ma evidenziano anche l’assenza di iniziative fuori stagione: “Al di fuori del periodo prettamente estivo, la città non propone iniziative di richiamo capaci di destagionalizzare l'offerta e attirare flussi turistici anche nei mesi meno caldi”. Per Diano Domani c’è una mancanza di una "chiara strategia turistica": “Dopo quattro anni di gestione dell'assessore Spandre, non è ancora evidente su cosa punti l'offerta turistica di Diano Marina, lasciando incertezza sul posizionamento e sull'identità della destinazione”. Non mancano accuse anche sulla “cattiva manutenzione della città”. “L'aspetto e il decoro urbano – dicono da Diano Domani - sono fondamentali per l'attrattività turistica. Una città "evidentemente maltenuta" scoraggia i visitatori e incide negativamente sull'esperienza complessiva”.