C’è un’Italia che si prepara alle grandi sfide dell’inverno già sotto il sole di luglio, scalando le Alpi a forza di braccia e gambe, tra salite in skiroll e discese in bici. Al centro di questa Italia c’è Lorenzo Romano, nazionale azzurro di sci di fondo, che dopo aver chiuso lo scorso inverno con una storica top ten sulla salita del Cermis al Tour de Ski, oggi si trova a metà di una nuova avventura: un tour da 26.400 metri di dislivello positivo in otto giorni, partendo da Demonte (Cuneo), toccando anche Imperia, e di nuovo ritorno sulle montagne piemontesi.
Romano è al quarto giorno di fatica, “Una parte in bici, non il più duro ma con la salita più alta, la Bonette”, racconta. L’impresa prevede tappe a ritmo serrato, alternando lunghe scalate con gli skiroll e discese tecniche in bicicletta. Un viaggio che mette insieme preparazione fisica, testa, e amore per il territorio: “Imperia, e la sua provincia, sono parte di questa mia sfida. Grazie a William Stua, presidente del Marathon Club Imperia, ho conosciuto la città e l’entroterra, un vero paradiso per noi atleti”.
Non è solo una tappa: Romano con Imperia ha un rapporto stretto. “Allenarmi sulla ciclabile o tra le colline dell’entroterra è diventato fondamentale, soprattutto in primavera. Ho percorso Imperia a tappe, conoscendola bene anche grazie all’aiuto e alla professionalità di Stua, che non solo mi ha supportato per la preparazione muscolare ma è diventato un punto di riferimento”. La penultima tappa del suo giro si concluderà proprio qui, in rRviera, “e finire in bellezza su queste strade, prima di tornare a Demonte, era una scelta naturale”. Dietro a ogni grande impresa c’è una squadra: il padre di Lorenzo, sempre presente, lo aiuta anche sul lato tecnico, curando il materiale e garantendo che tutto funzioni al meglio. “In una sfida del genere nulla può essere lasciato al caso, ogni dettaglio conta”, spiega Lorenzo.
Sabato sarà di nuovo a Imperia, per incontrare amici e sostenitori, prima di tornare in nazionale per il raduno della squadra di sci di fondo. La stagione è lunga e l’inverno si prepara così, macinando chilometri tra mare e montagne, tra la fatica delle salite e il piacere di tornare, ogni volta, dove si sente a casa.