Con l’estate già inoltrata, molte famiglie sono impegnate nella ricerca di zaini, libri, grembiuli e cancelleria.
La stagione del 'caro-scuola' è iniziata anche quest’anno, ma le cifre fornite dall’Associazione Italiana Editori (AIE), offrono un segnale rassicurante. L'aumento dei prezzi dei libri di testo è stato contenuto: per la scuola secondaria di primo grado è dell’1,7%, mentre per la secondaria di secondo grado dell’1,8%, una crescita che rispecchia il livello dell’inflazione, stimata all'1,7% a maggio dall’Istat.
"I libri di testo rimangono costosi -commenta Pierluisa Merli della libreria Dante in via Della Repubblica-, ma l’aumento rispetto allo scorso anno è contenuto". In genere il primo anno di un ciclo scolastico è quello che richiede il maggior investimento: "Negli istituti superiori la spesa media per gli studenti di prima è di circa 300 euro, cifra che sale fino a 400 euro nei licei. I libri, in genere, vengono utilizzati per l'intero biennio, quindi gli anni successivi la spesa è più contenuta. Per il triennio la spesa è di nuovo sostanziosa e si aggira sui 300 euro". I negozi fisici si confrontano ogni anno con la concorrenza dei siti online e dei supermercati: “Gli sconti che applichiamo sono simili, ma comprare in libreria conviene: si instaura un rapporto diverso con il cliente, consigliamo e siamo presenti in caso di problemi”, conclude Merli.
Anche per il materiale scolastico i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno: "Anzi, molte cartolerie hanno iniziato a offrire linee più economiche, pensate per contenere la spesa delle famiglie -afferma Luigi Sibilla, dell'omonima cartoleria in via De Sonnaz- in particolar modo per articoli come zaini e astucci". In un'epoca in cui si impone il digitale, tornano di voga articoli cartacei, come il diario: “Il diario elettronico non ha mai soddisfatto del tutto le esigenze degli alunni- afferma Sibilla-. Inoltre, spiega, le nuove disposizioni ministeriali incentivano il ritorno alla penna e al foglio, scoraggiando l’uso dei dispositivi elettronici durante le lezioni".
Negli anni cambiano le richieste, alcuni articoli 'vanno in pensione': "Ad esempio è sparita la carta millimetrata, che un tempo si usava tantissimo - aggiunge Emanuela Mietto, della cartoleria Mietto in via Cascione- sostituita dai tablet. Mentre la carta da lucido viene ancora acquistata per ricalcare le cartine geografiche. Alcuni articoli più tecnici sono ormai in disuso, come l'adigraph o il das che erano utilizzati per le materie artistiche, ma lo scorso anno sono stati particolarmente richiesti i colori ad olio. Le esigenze cambiano con il tempo -conclude Mietto- e soprattutto con i professori: ognuno ha il suo metodo di insegnamento".














