Resti umani, risalenti probabilmente alle guerre napoleoniche, sono stati rinvenuti a Imperia nei giardini pubblici di via Nizza. La scoperta è stata fatta da due turiste in vacanza, sorelle, Claudia e Daniela Sighicelli, di Reggio Emilia, studentesse alle Belle Arti.
Una volta recatesi nel parco per visitare il monumento ai Caduti sul Lavoro, hanno visto affiorare, in una zona della parte alta, a fianco del convento delle Suore Carmelitane di Borgo Cappuccini, alcuni resti: una tibia e un perone umani. Dopo la segnalazione del macabro ritrovamento alla Questura è stato disposto dalle autorità competenti uno scavo, al termine del quale sono emersi altri resti. In pratica, mancherebbe soltanto il teschio. In mezzo ai resti umani sono stati ritrovati alcuni chiodi metallici e un bottone in rame con la scritta Republique.
"Si tratta di resti ormai fossilizzati che risalgono ad almeno un paio di secoli, probabilmente all'epoca della Rivoluzione francese", hanno anticipato gli esperti. A questo proposito, non va dimenticato che verso la fine del Settecento Napoleone soggiornò per qualche mese a Porto Maurizio, prendendo alloggio in un palazzo poco lontano dal giardino del ritrovamento, in zona Parasio.
Lo documentano le lettere firmate N. che che il Generale Bonaparte scriveva alla moglie Giuseppina, manifestando il desiderio di averla vicina. La scoperta dei resti è già stata segnalata alla Sovrintendenza ai Monumenti di Genova per eventuali provvedimenti. Il cadavere del soldato potrebbe essere stato sepolto nell'angolo più defilato della zona per nascondere la prova di un delitto. Per secoli i resti sono rimasti coperti dalla terra e sono emersi soltanto ora per l'erosione provocata dalla pioggia e dal vento. In attesa della decisione finale della Sovrintendenza le ossa recuperate sono state consegnate in custodia al cimitero.