Un tappeto di fiori ha nuovamente avvolto via Carducci in un incanto di colori e profumi, trasformando il cuore del centro storico di Porto Maurizio in un’opera d’arte effimera ma mozzafiato. Anche quest'anno, in occasione della solennità del Corpus Domini, la tradizionale Infiorata ha saputo incantare e coinvolgere cittadini e visitatori, regalando emozioni e suggestioni d'altri tempi.
Un'opera imponente e delicata allo stesso tempo: centoventi metri di pura bellezza floreale, larga quattro metri e mezzo, creata interamente con petali, foglie, rami e persino fondi di caffè, in una composizione che sfida il tempo e la fatica. Una creazione che non nasce in un giorno: servono almeno tre mesi di lavoro, pazienza certosina e una dedizione che ha il sapore della devozione.
"Quest’anno è stata una vera impresa", ha raccontato Quinto Asplanato, presidente della Compagnia di via Carducci. "C’è stata una grave carenza di petali, soprattutto di garofani rosa e peonie. Per realizzare il tappeto ne servono circa dieci milioni. E trovarli non è stato semplice".
I volontari, cuore pulsante dell’iniziativa, hanno lavorato senza sosta, tra preparativi, raccolta e lavorazione dei fiori. Ogni petalo viene accuratamente spetalato, essiccato e macinato, in un processo artigianale che conserva intatta la sua magia. Solo nella mattinata del Corpus Domini, prima della processione, il tappeto prende finalmente forma, componendosi sotto le mani esperte dei volontari in poche ore di intensa attività.
Una tradizione che affonda le sue radici nel passato, ma che ogni anno si rinnova, incantando turisti e imperiesi, richiamati dalla meraviglia di un rito collettivo fatto di bellezza, fede e passione. Via Carducci, per un giorno, si trasforma in un museo a cielo aperto, dove ogni passo è poesia.