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Meteo | 20 giugno 2025, 16:38

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del fine settimana a cura di Stefano Sciandra

Domani passata temporalesca che interesserà anche la nostra regione. Possibili sconfinamenti costieri, ma da lunedì nuova, o meglio prosecuzione... ondata di caldo a crescere

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del fine settimana a cura di Stefano Sciandra

Buon pomeriggio ai nostri Lettori. Avete messo il cappotto? Avete sofferto Il tracollo termico?  Già, perché i soliti esperti noti dei palinsesti nazionali, (a proposito si saranno accorti che in questi giorni lo zero termico è stato comunque inchiodato a 4400 m?), dimenticano sempre che la Liguria, in particolare l'Imperiese, ma comunque una intera regione, ha caratteristiche totalmente differenti rispetto al resto del territorio. D'altronde chissenefrega, tanto ci sono i dilettanti previsori locali che magari lo spiegano ai cittadini. 

Nel bollettino di lunedì pomeriggio avevo scritto che già dalla giornata di mercoledì le temperature sarebbero comunque risalite sino ai valori dell'ultimo fine settimana e alle 14 del giorno 18, eravamo di nuovo abbondantemente sopra i 30°, proprio nel pieno del tracollo termico! Partiamo dalla fine del bollettino di lunedì.

FREDDO DELLE PECORE - Ricorderete come, per dovere di informazione, Vi avessi illustrato una linea di tendenza (nell'ambito "dell'aggrappiamoci ai miracoli...") proposta dal modello americano GFS che contemplava da giorni un'irruzione fredda di un certo tipo in grado di attaccare l'egemonia anticiclonica. Un episodio che tecnicamente sarebbe stato inquadrato come "Freddo delle pecore", ovvero un ribaltone nell'ambito di uno scenario già prettamente estivo e duraturo. 

Ricorderete, anche che nonostante l'alta attendibilità data a questa possibilità dai vari analisti, avevo espresso invece tutto il mio scetticismo, invitando ad aspettare un 36 48 ore, lasso per rientrare la scadenza temporale sotto i 7 giorni, termine oltre il quale, il modello americano come da sempre sostengo, perde oltre il 50% di affidabilità. Bene, le 36/48 ore sono ampiamente passate e posso dirvi che le "pecore" sono diventate "pecorelle smarrite"..., visto che non vi è più traccia di questa configurazione. Insomma torniamo sempre al punto di partenza. La mia visione è nota: anticiclone a Omega (e siamo alla miliardesima volta che lo ripeto) circolazione bloccata uguale caldo a oltranza.

GIUGNO 2024 E GIUGNO 2025 - Ho già sottolineato nei giorni scorsi e nei bollettini precedenti come la situazione attuale sia completamente diversa da quella di 12 mesi fa. Estate 2024 terrificante, ma a partire dal 10 di luglio. Quest'anno viaggiamo con un mese di anticipo, e questo è un dato che dovrà fare riflettere sulle conseguenze che pagheremo da qui a fine estate. La causa alla fine è persino semplice da comprendere. Il cambio di scenario è dovuto dal passaggio da El Niño che un anno fa aveva alimentato un corridoio di aria più fresca sulle nostre latitudini, mentre quest'anno con la presenza de La Niña, si sta verificando il blocco di cui parlo da una decina di giorni; cancellando la possibilità di un gradiente termico esponendoci a quanto stiamo vivendo con rischio, probabile , di andate avanti settimane e settimane.

EVOLUZIONE E PREVISIONE - Vediamo ora cosa accadrà. Il fine settimana sarà caratterizzato da una fenomenologia temporalesca che riguarderà una buona parte del territorio con effetti locali. Specifico che non siamo davanti a un transito perturbato, ma in presenza di infiltrazioni più fresche, sempre secondo il solito copione: impatto con le consuete masse d'aria calda presenti al suolo e temporali intensi. 

L'instabilità di domani (serata), foriera di temporali secondo il modello americano GFS

Come sempre individuare con precisione dove questi si verificheranno è un esercizio abbastanza acrobatico. In linea di massima una prima fase già nella giornata di oggi interesserà le Alpi, l'Alto Piemonte e l'Alta Lombardia. Nella giornata di domani coinvolgimento delle pianure e interessamento anche della Liguria, con possibile sconfinamento sulla fascia costiera (maggiori possibilità su centro regione ma anche l'imperiese non è del tutto immune) che nel tardo pomeriggio/sera di domani potrebbe essere interessata da questi temporali. 

Per i termometri oscillazioni nei valori massimi e minimi ma senza sconquassi (ovviamente in caso di precipitazioni, soprattutto nell'entroterra si registrerà un calo). A seguire, inizialmente, il Settentrione soffrirà un pelo meno stante l'instabilità pomeridiana, mentre sulle pianure i valori termici diventeranno nuovamente estremi. Scendendo al Centro e verso il Sud, e soprattutto sulle Isole, il muro dei 40° sarà tanto per cambiare abbattuto. Ventilazione a livello di brezza sulla nostra provincia con temporaneo rinforzo e componente rafficata nella serata di domani in concomitanza con il peggioramento transitorio di cui abbiamo parlato. Tutto questo costituirà una sorta di piccolo break prima dell'avvio già a partire da lunedì di una nuova intensa ondata di caldo, in barba a quanto strombazzato sempre da qualche palinsesto nazionale, sul mancato raggiungimento di nuovi picchi...!

 Si tratterà di tornare nel forno, con prosecuzione praticamente per l'intera settimana, salvo poi rivalutare il quadro alla presenza di un possibile, ipotetico cambiamento sul quale è bene non andare a indagare più di tanto visto come poi va a finire. Come linea di tendenza ancora GFS propone qualche mappa su un peggioramento intenso a inizio luglio, ma dopo il "Freddo delle pecore"...consiglio di stare tranquilli nell'ovile perché il "lupo anticiclonico" è molto più temibile e soprattutto non concede sconti! 

Domani è il 21 giugno, inizio dell'estate astronomica, dopo l'inizio, il primo giugno, di quella meteorologica, ma ha senso parlare di nuova stagione con questa situazione?

Stefano Sciandra

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