Buon pomeriggio ai nostri lettori. Eccoci al consueto appuntamento del lunedì, e anche questa volta non c'è stato bisogno di aggiornamenti visto che la situazione meteorologica è rimasta invariata.
Ovviamente il riferimento principale è alla nostra provincia, fermo restando che i temporali nelle altre aree del territorio nazionale si sono sviluppati e si svilupperanno. Sabato pomeriggio c'è stato un episodio intenso nel profondo entroterra nella zona di Monesi, dove era comunque prevedibile stante la vicinanza con i rilievi, fenomeni che hanno prodotto un calo termico localizzato. Come avevamo già illustrato nei giorni scorsi, benefici risibili con minime che tra sabato e domenica a livello di costa e medio entroterra sono state persino più elevate che nei giorni scorsi.
SITUAZIONE - Non perdiamo di vista l'obiettivo. Ribadisco di diffidare di quanto vi compare a livello di web. Gli indizi sono i soliti: titoli per attirare l'attenzione, come tracollo termico, rinfrescata, fine del caldo intenso c'è la data, e via dicendo. Il quadro generale, non cambia di una virgola, nonostante i fenomeni anche estremi, violenti temporali, grandinate, downburst per il solito contrasto tra masse d'aria differenti, che con questa situazione allucinante di calore vengono a verificarsi
GOCCIA FREDDA - Veniamo ora alla goccia fredda, già illustrata nel bollettino venerdì che si verificherà in questi giorni. L'unica differenza rispetto a un episodio passeggero, sta nel fatto che oltre all'area Settentrionale, ma poi vedremo nel dettaglio dove, la fenomenologia traslerà anche sul Centro Italia per effetto scivolamento e marginalmente al Sud, arrivando nella giornata di domani in prossimità della Calabria per una toccata e fuga. Tutto questo sarà generato da una saccatura modesta in evoluzione appunto in goccia fredda sintetizzabile in questo modo. Ci sarà un calo termico abbastanza importante a quota 5000 metri mentre al suolo permarrà una massa enorme di aria calda e umida che tenderà a salire andando a impattare con quella più fredda appena descritta causando i soliti sconquassi.
PREVISIONE - Solo la seconda passata temporalesca, nel pomeriggio sera odierno, segnatamente al Nord-Est e sul comparto del Triveneto, produrrà qualche effetto attaccando l'enorme cupola anticiclonica. Sottolineo che parlare di fresco è persino ridicolo. Al di là del ridimensionamento termico, laddove questi temporali colpiranno, ci sarà una diminuzione del disagio fisiologico. Parliamo di 24-30 ore per cui rivolgo a voi una domanda. Hanno senso certe affermazioni di coloro che parlano di tracolli? Già da mercoledì le temperature risaliranno. Andando ancor più nello specifico, nelle aree, come l'imperiese che è rimasto praticamente totalmente fuori come avevo già anticipato in base a quelle che erano le mie sensazioni sul fine settimana da questi effetti, non si percepirà granché di diverso. I termometri potrete guardarli da soli, sia di giorno, sia di notte. Registro un minimo di minor disagio fisiologico, di notte ne abbiamo avuti 23 e qualcosa, ecc.
A partire dal fine settimana, nella nostra provincia anche prima, si tornerà sui valori sperimentati già in quest'ultimo con ulteriore incremento a inizio di settimana prossima. Per la colonnina di mercurio, dribblo sulle massime, sulle minime forse qualcosa meno tra mercoledì e giovedì. Ventilazione sempre a livello di brezza con possibile rinforzo a moderata nel pomeriggio di domani. Analizzare scenari, spaghetti (non quelli aglio e olio) fa perdere di vista agli analisti l'elemento principale. La solita configurazione a Omega del Gobbo. Tradotto per la milionesima volta: può durare settimane, se non mesi, poi, si accettano sempre i miracoli! E vediamo, almeno a livello di tendenza a uno di questi.
FREDDO DELLE PECORE - "Freddo delle pecore", aggrappiamoci a questa suggestione, termine che impazza in questo periodo come nella vicenda di Garlasco, con opinionisti che ogni giorno illustrano una pista nuova, e per fortuna da domani la Procura metterà le carte in tavola, quelle reali! Intanto chiariamo di cosa si tratta. Un improvviso ingresso di aria fredda di provenienza Atlantica irrompe nel cuore di giugno, quando la situazione appare disperata e inscalfibile riportando neve intorno ai 2000 m. Suggestione perché viene per il momento considerata praticamente solo dal modello americano GFS. Come ben sapete prediligo da sempre l'elaborato di oltreoceano, ma ho spesso evidenziato come sia estremamente affidabile sui 7 giorni e molto meno oltre. Da parecchi giorni il centro di calcolo trumpiano propone una saccatura in arrivo dal Nord Europa. A parte le operazioni di limatura quotidiana GFS insiste con questa configurazione che, in caso di realizzazione apporterebbe perlomeno effettivamente una reale rinfrescata.
Il Gobbo in fase di controllo, nonostante i temporali che in settimana diminuiranno il disagio fisiologico. Poche variazioni nell'imperiese che resta al di fuori dagli effetti della goccia fredda
Considero, a mio modesto avviso, le prossime 48 ore di questa ipotesi proprio perché entriamo sotto i 7 giorni dalla data contemplata da GFS che piazza il tutto intorno al 24 giugno. Al momento le possibilità di realizzazione sono alte considerata la ripetitività delle mappe, ma personalmente nutro ancora scetticismo. Il mio punto di vista sul Gobbo è noto. Se potesse parlare, davanti a un qualsiasi tentativo di attacco, credo che risponderebbe con: "Sei tutto chiacchiere e distintivo". Speriamo che per una volta lo sceriffo riesca, anche solo per un po', a metterlo nel vero senso della parola al fresco!