In diversi interventi mi sono occupato più volte di Dante sia con articoli che con eBook, in particolare nelle celebrazioni nazionali 2015-2021. In quell'occasione ho ricordato anche il probabile passaggio del Sommo Poeta in Liguria e del suo ipotetico viaggio a Parigi. Tuttavia, ad onor del vero, pur non mancando tracce attendibili di tali ultime circostanze, non abbiamo ancora certezze in proposito, del resto, non si hanno elementi che l'Alighieri abbia in qualche modo attraversato la zona che oggi è occupata dalla città di Imperia.
Anzi, se mai, Dante non ricorda neppure i centri di Oneglia e di Porto Maurizio, ma si intrattiene sul fatto che i confini storici d'Italia e di Liguria erano fissati all odierno Varo e, anche nella Commedia, parla della Turbia come luogo impervio da attraversare. Se Imperia onora Dante con una piazza e un corso, tuttavia da queste parti risulta assai improbabile che il Nostro sia passato e la sua vita e la sua storia non sono legate ad Oneglia e Porto Maurizio: e se anche fosse stato, data la cronica difficoltà della viabilità locale, Dante avrebbe scelto il mezzo marittimo come fece Petrarca per espressa sua affermazione.
E ciò nonostante qualche fonte tutta da approfondire ha da poco aperto un capitolo inedito, se pur discutibile, del tradizionale e conosciuto rapporto tra il Fiorentino e la Liguria, soprattutto di quella di Ponente. Negli studi (e nei documenti) che trattano delle relazioni tra l'escatologia islamica, nello specifico del Liber Scalae di origine araboandalusa e la visione ultraterrena della Divina Commedia, sembra esistano cenni alla possibilità che Dante abbia conosciuto l'arco di territorio dal Dianese fino all'attuale Taggia, quindi anche Oneglia, Porto Maurizio e dintorni. In effetti i domenicani (e i monaci di Lerino) e Brunetto Latini che si fecero portatori dell'influenza del Liber Scalae nell'Europa latina non poterono non affidarne il lascito, come hanno scritto Maria Corti e Luciano Gargan, al Ponente ligure, porta privilegiata dell'Italia dantesca a partite da Nizza per arrivare a Luni. Quindi, secondo alcuni documenti di area ebraico andalusa e mozarabica, cioè cristiano andalusa, Dante in certi momenti del suo peregrinare si sarebbe spinto nelle nostre contrade. Se ne riparlerà.