Pista ciclabile, Diano Domani all'attacco "Un'occasione persa, volano turistico monco"

La tanto attesa ciclabile imperiese, infrastruttura destinata a rilanciare il turismo e migliorare la mobilità dolce, si sta trasformando in un campo di battaglia politico. Francesco Parrella e Micaela Cavalleri, consiglieri di 'Diano Domani', non hanno usato mezzi termini nel criticare aspramente il progetto e la sua realizzazione, definendola una "occasione persa" che rischia di rendere la città un "volano turistico monco". 

Le critiche più accese si concentrano sull'intervento eseguito sull'ex sedime ferroviario. "Lo avevamo previsto fin dalla campagna elettorale del 2021 e lo ripetiamo incessantemente da quando sediamo in consiglio," ha dichiarato Parrella, che insieme a Cavalleri, sostiene come questo lavoro "assurdo" stia di fatto impedendo il corretto sviluppo della ciclovia tirrenica proprio nel cuore cittadino. 

La conseguenza, a loro dire, è la necessità di un'opera alternativa "onerosa ed assurda" che non solo creerà "disagi enormi alla vivibilità della città", ma comporterà anche "grossi rischi alla sicurezza di ciclisti, pedoni e automobilisti". La lista delle preoccupazioni non si esaurisce qui. I consiglieri hanno espresso forte allarme per la lentezza dei lavori, che procedono "a rilento ovunque", e per una serie di "nodi irrisolti" che minacciano la funzionalità e la sicurezza del percorso. 

Tra questi, spiccano la gestione della "salita di via Torino", lo sviluppo nella "strettissima via S. Elmo", la viabilità attorno alle "rotonde in via Agnese e via Villebone", e gli accessi alla pista su "via A.S. Novaro e via Saponiera".

"Insomma un vero e proprio caos," ha chiosato Micaela Cavalleri, sottolineando l'urgenza di completare i lavori "entro l’anno per non perdere i finanziamenti". Una scadenza imminente che, unita alle criticità evidenziate, porta i due esponenti dell'opposizione a tracciare un quadro severo dell'attuale amministrazione, definendola "incapace e pericolosa". L'ombra di un'opportunità sprecata si allunga, dunque, sulla ciclabile di Imperia. Un'infrastruttura che, nata con l'ambizione di essere un fiore all'occhiello per la città, rischia ora di diventare il simbolo delle difficoltà di pianificazione e gestione, con conseguenze potenzialmente negative sia per la fruibilità cittadina che per l'immagine turistica del capoluogo ponentino. La palla passa ora all'amministrazione, chiamata a rispondere alle pesanti accuse e a garantire il rispetto dei tempi e della sicurezza.