Rispettare al massimo il decoro urbano, ma anche l'igiene e la civile convivenza negli spazi pubblici, comprese le vie cittadine, i marciapiedi, le aree verdi e i parchi. Con un’ordinanza firmata dal sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira è stato deciso un giro di vite per punire i padroni dei cani che sporcano con le loro deiezioni canine che non vengono raccolte e dopo aver costatato la presenza di residui di urina lasciati sul suolo pubblico.
Tutte situazioni che, si legge nell’ordinanza del primo cittadino, “arrecano disagio e pregiudicano la pulizia, la salubrità e l'immagine del territorio”. Parte da qui l’opportunità di disciplinare il comportamento dei conduttori di animali, in particolare dei cani, “affinché venga assicurata una corretta gestione durante la conduzione in aree pubbliche o ad uso pubblico”.
L’ordinanza disciplina il “corretto comportamento da osservare” a Pieve di Teco: “A tutti i conduttori di animali, su tutto il territorio comunale di Pieve di Teco, è fatto obbligo di condurre gli animali al guinzaglio in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico (vie, piazze, parchi, aree verdi, marciapiedi), salvo che nelle apposite aree di sgambamento regolarmente delimitate; essere muniti di appositi strumenti (sacchetti, palette o simili) per la raccolta immediata delle deiezioni solide e provvedere al loro corretto smaltimento negli appositi contenitori; portare con sé acqua (eventualmente con disinfettante non nocivo) per sciacquare il suolo nel punto in cui l'animale abbia urinato; evitare che gli animali sporchino o danneggino muri, arredi urbani, giochi per bambini, ruote di veicoli e ogni altro elemento del patrimonio pubblico. Vietato poi condurre cani, anche se al guinzaglio, nelle seguenti aree verdi e spazi pubblici: piazza Ricci, parco giochi in via L. Eula, Giardini Croce Rossa di via O. Manfredi, piazza G. Brunengo. “ È fatta eccezione per i cani guida per persone con disabilità visiva, ai sensi della normativa vigente”, si legge ancora nel provvedimento del sindaco.
Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.