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Cronaca | 09 maggio 2025, 18:20

Imperia, 'caso Maiolino': testimoni ricostruiscono sopralluogo a Caramagna. Spunta giardiniere comunale a Villa Ninina

Dettaglio che ha suscitato curiosità in aula pur non essendo oggetto di indagine. Il processo proseguirà nelle prossime settimane

Imperia, 'caso Maiolino': testimoni ricostruiscono sopralluogo a Caramagna. Spunta giardiniere comunale a Villa Ninina

Nuova udienza questa mattina presso il Tribunale di Imperia nel processo che vede imputato per favoreggiamento il sindaco Claudio Scajola, difeso dall’avvocata Elisabetta Busuito del Foro di Roma, per il cosiddetto 'caso Maiolino'. Anche oggi, l’ex ministro si è presentato in aula 'scortato' da una nutrita delegazione composta da membri della giunta comunale e da consiglieri.

Davanti alla giudice Chiara Eleonora Francesca Di Naro sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui Michele Parisi, amministratore di condominio e tre appartenenti alla polizia locale di Imperia: il sovrintendente Claudio Benvenuto, la sovrintendente Adriana Fausto e il commissario Marco Paris. I tre agenti hanno ricostruito le fasi del sopralluogo avvenuto nel cantiere di Caramagna nell'estate del 2022, dove il meccanico imperiese e sua moglie Fabiana Barnato intendevano trasferire la loro officina dopo aver abbandonato la sede precedente, interessata dai lavori per la realizzazione della pista ciclabile in viale Matteotti all'altezza di via Trento. Il sindaco Scajola aveva telefonato con toni accesi all’allora comandante della Locale Aldo Bergaminelli, intimandogli di ritirare la pattuglia di agenti impegnati nel controllo del cantiere, sostenendo che l'intervento fosse inutile poiché era in corso una procedura di sanatoria. La telefonata, registrata da Bergaminelli, già ascoltata in una precedente udienza, è stata acquisita agli atti della Procura. L'ex ministro sulla vicenda ha sempre ostentato sicurezza autoassolvendosi, dicendo di aver agito "per il bene di un pover'uomo".

Durante la testimonianza del sovrintendente Benvenuto è emerso un dettaglio curioso: nel corso di un servizio di trasporto per il sindaco, l’agente ha riferito di aver notato un dipendente comunale, Donato Spadola, intento a curare il giardino privato del sindaco presso Villa Ninina. Sollecitato dal pubblico ministero Lorenzo Fornace, essendo Spadola  presente al momento del sopralluogo e successivamente avendo accompagnato Maiolino al Comando di via Spontone, Benvenuto ha confermato l’episodio, ma non ha potuto precisare se Spadola fosse ancora in servizio attivo o già in pensione al momento dei fatti. 

Il dettaglio, sebbene inusuale, non risulta ricompreso nelle indagini giudiziarie ma ha suscitato curiosità in aula. L’udienza si è chiusa con l’acquisizione di nuove testimonianze e documenti. Il processo proseguirà nelle prossime settimane.

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