Un viaggio nel tempo alla riscoperta delle proprie origini: è questo lo spirito che ha animato la gita organizzata sabato scorso dal Circolo Acli Caramagna Ligure 1923, che ha portato un gruppo di cittadini imperiesi a Caramagna Piemonte, in provincia di Cuneo. Una giornata all’insegna della memoria storica e della valorizzazione culturale, alla scoperta delle radici profonde del borgo oggi frazione del comune di Imperia.
La scelta della meta non è stata casuale: proprio a Caramagna Piemonte, infatti, risale l'atto fondativo dell’Abbazia di Santa Maria, datato 1028, che segna simbolicamente la nascita di Caramagna Ligure. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto 'Aspettando il millenario 1028–2028', promosso dal Circolo Acli con l’obiettivo di celebrare i mille anni dalla fondazione del borgo attraverso eventi culturali e momenti di approfondimento.
L’accoglienza del gruppo è avvenuta nella sede del Municipio, dove il sindaco Francesco Emanuel ha dato ufficialmente il benvenuto ai partecipanti, sottolineando l'importanza del legame storico tra le due comunità e auspicando ulteriori occasioni di incontro e collaborazione.
A seguire, i partecipanti hanno potuto immergersi nella storia locale grazie a una visita guidata ai luoghi simbolo di Caramagna Piemonte. L’itinerario, curato dai volontari delle associazioni L’Albero Grande e CaraBiblioteca, con il supporto di una guida professionista del circuito '+ Turismo', ha toccato gli angoli più significativi del paese, offrendo un racconto appassionato tra documenti antichi, architetture religiose e testimonianze del passato monastico.
La mattinata si è conclusa con un pranzo conviviale, dove i sapori tipici della cucina piemontese hanno accompagnato il dialogo e lo scambio di esperienze tra i partecipanti, suggellando il successo dell’iniziativa.
“La storia di Caramagna Ligure, oggi Caramagna d'Imperia è parte integrante dell’identità del nostro territorio”, ha dichiarato un portavoce del Circolo Acli, “e questa gita rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio che ci condurrà al 2028, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare un’eredità millenaria.”