Imperia, il porto turistico attrae investitori britannici: via al rilancio

 C’è fermento attorno al futuro del porto turistico di Imperia. Una holding inglese, attiva nel settore immobiliare e alberghiero a livello internazionale, ha manifestato interesse per investire nell’area, effettuando un sopralluogo nei giorni scorsi. Anche la Camera di Commercio di Nizza aveva mostrato interesse in passato. Il progetto, del valore di 196 milioni di euro, attende il via libera definitivo dalla Valutazione di Impatto Ambientale prevista entro fine anno, per poi avviare sette anni di lavori.

A confermare la presenza di investitori è Stefano Gandolfo, amministratore unico di Go Imperia, società pubblica che gestisce attualmente il porto. Gandolfo ha annunciato le dimissioni, dichiarando di voler lasciare spazio a una nuova gestione per il rilancio completo della Marina di Imperia dal 2026.

Il progetto punta non solo a completare il porto turistico, fermo da dieci anni, ma anche a rilanciare il traffico crocieristico, con la creazione di un terminal leggero sulla banchina Oceanica. In parallelo, il Comune ha avviato nuove procedure per concessioni demaniali a Oneglia destinate a usi commerciali.

Tra le idee in cantiere anche la valorizzazione delle storiche gru portuali, oggi inutilizzabili: si valuta la possibilità di costruirvi sopra un ristorante panoramico. Il porto, una volta completato, potrà offrire fino a 1.200 posti barca, diventando motore di sviluppo turistico ed economico per tutta la città.