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Cronaca | 04 marzo 2025, 07:07

Si arriva alla chiusura della procedura concordataria della Pietro Isnardi Spa

Il riparto finale, approvato dal comitato dei creditori e gestito dal liquidatore Piero Galbiati, prevede la distribuzione ai creditori di una somma di 336.603,20 euro su un debito residuo ancora pari a circa 7 milioni di euro

Si arriva alla chiusura della procedura concordataria della Pietro Isnardi Spa

Dopo quasi dieci anni, si avvia alla conclusione la procedura concordataria della Pietro Isnardi Spa, storica azienda olearia del capoluogo, ammessa al concordato nel 2015 con un debito complessivo di circa 18 milioni di euro. Il riparto finale, approvato dal comitato dei creditori e gestito dal liquidatore Piero Galbiati, prevede la distribuzione ai creditori di una somma di 336.603,20 euro su un debito residuo ancora pari a circa 7 milioni di euro.

Il piano di riparto finale assicura il pagamento integrale ai creditori in prededuzione (16.522 euro) e privilegiati (60.828 euro), tra cui figurano collaboratori, agenti di commercio (per provvigioni e trattamenti di fine mandato), artigiani e cooperative.

Per i creditori chirografari, il riparto è stato più contenuto: il saldo finale raggiunge il 21,03% del credito vantato. I più esposti risultano gli istituti bancari, con la Banca Carige che attende ancora circa 1,2 milioni di euro, seguita da altri istituti come Banca Passadore, Ubi Banca, Carisa Spa, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza e Unicredit.

Oltre alle banche, oltre 170 fornitori vantavano crediti nei confronti della Pietro Isnardi Spa, per un totale di circa 1,129 milioni di euro. Tra questi, figurano società di trasporto come Arco Spedizioni Spa (17.380 euro), grandi catene di distribuzione come Auchan Spa (8.207 euro), Esselunga Spa (12.845 euro), Coop Liguria (10.237 euro) e Conad (9.512 euro), oltre a professionisti, artigiani e cooperative.

Nel 2017 il liquidatore ha eseguito un primo riparto parziale, con il pagamento del 9% delle somme assegnate. Nel 2018 è seguito un secondo riparto parziale, con il pagamento del 10%, oltre al conguaglio per i creditori esclusi dal primo riparto.

Con la chiusura della procedura, l’attivo residuo della Pietro Isnardi Spa, pari a 259.251,60 euro, è stato così ripartito: 80.259,48 euro ai creditori chirografari provvisoriamente esclusi dai precedenti riparti;160.871,80 euro ai creditori chirografari come riparto finale, con una quota aggiuntiva del 2,03%.

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