Febbraio è stato un mese di battaglie sul campo per i giovani rugbysti dei REDS, un periodo in cui ogni categoria ha avuto modo di misurarsi con avversari tra le sfide casalinghe di Imperia e le trasferte a Savona. Se le squadre ponentine hanno sofferto il ritmo, le formazioni genovesi hanno dato filo da torcere ai piccoli atleti, costringendoli a crescere partita dopo partita.
La categoria U.10 continua a farsi notare per intelligenza tattica e rapidità d’esecuzione. Non importa se schierati con la squadra madre o divisi in altre formazioni: i ragazzi sanno leggere il campo, individuare le “vie di fuga” e scivolare verso la meta con una lucidità "sorprendente per la loro età”, dicono i dirigenti.
Non da meno i giovanissimi dell’U.8, che dimostrano una grinta rara, quasi gelosi del pallone che tengono stretto fino all’ultimo istante utile. Ma quando arriva il momento giusto, la palla vola da un compagno all’altro.
E poi ci sono i piccoli dell’U.6, un concentrato di entusiasmo e voglia di giocare che non teme né il freddo né gli avversari. "Per loro, il rugby è ancora un’avventura fatta di giochi e scoperte, ma già si intravede quella scintilla dello sport".
Salendo di età, troviamo la U.12, impegnata in un doppio appuntamento a Imperia e Savona. Nella prima uscita, la squadra ha faticato a ingranare, in assestamento. Nella seconda occasione, i ragazzi hanno dimostrato di aver recepito le indicazioni degli allenatori: movimenti più fluidi, intese più rapide e un gioco di squadra più consapevole. Arrivano così mete, sia dai veterani che dai nuovi ingressi.
Per la U.14, invece, la trasferta a Cuneo ha richiesto cuore. Unita ai ragazzi di Sanremo e rimaneggiata a causa di assenze per influenza, la squadra ha lottato alla pari con i coetanei piemontesi, mantenendo l’equilibrio fino agli ultimi istanti. Una sola lettura sbagliata, una piccola incertezza, e l’avversario ne ha approfittato per strappare la vittoria.
A chiudere il cerchio, anche gli allenatori hanno avuto la loro occasione, partecipando a un incontro tecnico a Sanremo con due ex Azzurri del calibro di Luciano Orquera e Paolo Buso. Un momento prezioso per approfondire strategie e mentalità, che come afferma il presidente Giovanni Lisco li rende “pronti a trasmetterle alle nuove generazioni di rugbysti REDS".