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Attualità | 20 febbraio 2025, 17:39

I cantieri di Imperia investono 5 milioni di euro per ampliare la struttura e accogliere superyacht fino a 55 metri

Crescita ed espansione puntando sul mercato della Costa Azzurra

I cantieri di Imperia investono 5 milioni di euro per ampliare la struttura e accogliere superyacht fino a 55 metri

Non esiste crisi sotto il cielo dei cantieri navali. Anzi, per i Cantieri di Imperia l’orizzonte prevede un grande futuro: con un investimento finanziario di oltre 5 milioni di euro e tre anni di lavori l’azienda ampia il suo target alle barche fino a 55 metri. “Attualmente possiamo operare su scafi con lunghezza massima di 45 metri – spiega Alessio Marziano, presidente del Consiglio di amministrazione –. Così la prossima estate inizieremo i lavori per ampliare la dimensione degli scafi con una nuova banchina di 90 metri che ci permetterà anche di aumentare la larghezza del bacino di alaggio e varo di 5 metri e di 2 di fondale proprio per adeguarlo agli yacht più grandi mentre aumenteremo la superficie fruibile di 6 mila metri quadrati da aggiungere agli attuali 8 mila”. 

Una strategia ormai consolidata proprio in considerazione della “clientela” che, infatti, per la maggior parte arriva dalla Costa Azzurra dove solitamente sono ormeggiati i superyacht più grandi e prestigiosi del Mediterraneo. “Curiamo soprattutto quel tratto di costa – ammette Marziano e, non per niente, partecipiamo con i nostri stand di rappresentanza al salone nautico di Cannes e al Mets di Amsterdam ma, ovviamente, accogliamo anche gli scafi degli armatori italiani e vorrei aggiungere che pratichiamo tariffe particolarmente agevolate per le barche da lavoro come i pescherecci”. 

Un’accoglienza che può contare su due diverse strutture, una, appunto, a Imperia e l’altra a Ventimiglia nella marina “Cala del forte” e che dispongono di una trentina di dipendenti e di un indotto di oltre 200 aziende del settore nautico. D’altronde l’azienda nata nel 1982 a Borgo Marina e trasferitasi nell’attuale sede pochi anni dopo ha avuto la capacità di adeguarsi alle mutate esigenze della nautica moderna. 

“A terra abbiamo i capannoni per la falegnameria – prosegue – per la verniciatura, quello di oltre 30 metri per la 'cottura' delle parti in carbonio dove la temperatura può essere portata a 80 gradi e un nuovo travel lift del costo superiore a 1,4 milioni di euro”. 

Una struttura assolutamente moderna che, dal 2016, ha una nuova compagine societaria con un Consiglio di amministrazione formato, oltre che da  Alessio Marziano, dal padre Giorgio, dal direttore Marco Tissone e dal monegasco Carlo Torre, interior design che ha lavorato per i marchi più prestigiosi della nautica. “Il nostro è un intervento strategico – tiene a sottolineare Alessio Marziano  –che, oltre al rispetto ambientale con il riciclo delle acque reflue e i 100 kw prodotti con i pannelli fotovoltaici, mira ad attirare i lavori di refitting degli yacht di lusso che hanno budget in media superiori agli scafi più piccoli”.

Ino Gazo  

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