Via all'appalto per il raddoppio della ferrovia Ospedaletti-Arma. "L'appalto per l'avvio dei lavori del raddoppio e dello spostamento a monte della ferrovia nel tratto Ospedaletti-Arma di Taggia sarà fatto entro maggio". Lo ha dichiarato il sindaco di Imperia, Alessandro Scajola, in una conferenza stampa tenuta al suo rientro da Roma. Nella capitale, Scajola - insieme al sindaco di Borgio Verezzi Rembado, San Bartolomeo al Mare Pastorelli, Loano Garassini, ha avuto un colloquio con iI direttore generale delle Ferrovie dello Stato, ingegner Ercole Semenza, e con i tecnici del settore. L'incontro è stato possibile grazie all'interessamento del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Della comitiva dovevano fare parte anche i sindaci di Diano Marina, Saguato (rimasto però bloccato all'aeroporto di Genova), e Sanremo, Osvaldo Vento. Vento, impossibilitato a partire, aveva delegato Scajola.
La direzione di Roma, ottenuto il 10 febbraio scorso l'ok per il progetto presentato dai Comuni interessati allo spostamento del tratto ferroviario Ospedaletti-Arma di Taggia, non ha avuto difficoltà a dare il via libera alla gara di appalto. Tra tre mesi, quindi, dopo decenni di lunghe e inutili attese, forse verrà dato il primo colpo di piccone per liberare finalmente il litorale ponentino dalle rotaie, una sorta di gabbia di ferro che ha soffocato e condizionato lo sviluppo turistico del centri balneari. Senza contare che, con lo spostamento a monte, il servizio ferroviario sarà sicuramente migliorato.
A Roma i sindaci hanno parlato anche dello spostamento e del raddoppio del tratto San Lorenzo al Mare-Finale Ligure, lungo 51 chilometri. Che cosa fare per ottenere i finanziamenti dell'opera e accelerare i tempi di realizzazione? Accertato che tutti i Comuni interessati, si sono dichiarati contrari a un raddoppio in sede del binari ma, invece, desiderano lo spostamento a monte della ferrovia, la direzione centrale di Roma ha fatto capire ai pubblici amministratori che sarebbe opportuno che i vari sindaci si mettessero al lavoro per preparare in loco un progetto di massima.
"Questo - ha confermato Scajola - ci farebbe guadagnare un sacco di tempo. Abbiamo capito che le Ferrovie potrebbero avere difficoltà nella preparazione del progetto. Quindi, tocca a noi prenderci l'onere. Con i vari colleghi ne abbiamo già parlato e, in linea di massima, siamo d'accordo. Ci vedremo presto per decidere dove deve passare la nuova ferrovia e a chi dare l'incarico del progetto da presentare poi a Roma. Divideremo le spese in proporzione, su questo punto non ci sono problemi.
Penso che il progetto di massima possa essere contenuto in una spesa di 150 milioni. Non è poco, però se vogliamo che la ferrovia venga spostata anche nel tratto San Lorenzo-Finale dobbiamo essere disposti a qualche sacrificio. Se aspettiamo che faccia tutto Roma andremo alle calende greche. Se facciamo invece noi il progetto abbiamo anche il vantaggio di indicare, con chiarezza, le soluzioni e i tracciati che riteniamo migliori".