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Attualità | 23 gennaio 2025, 13:20

72° Giornata mondiale dei malati di lebbra, le iniziative di Aifo Imperia per sensibilizzare la cittadinanza

Sabato 25 e domenica 26 gennaio i banchetti dell'associazione nelle chiese della città

72° Giornata mondiale dei malati di lebbra, le iniziative di Aifo Imperia per sensibilizzare la cittadinanza

Stare e bene è un diritto” con questo motto anche la sezione imperiese di AIFO - l'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau celebra la 72° Giornata mondiale dei malati di lebbra con iniziative volte a informare e sensibilizzare la cittadinanza su una malattia “dimenticata”.

Nei paesi più poveri la lebbra è ancora un grave problema di salute pubblica che crea disabilità ed emarginazione. Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati 200 mila nuovi casi e si stima che attualmente ci siano 3 milioni di persone con disabilità gravi causate dalla tardiva diagnosi della malattia. 

Sabato 25 e domenica 26 gennaio presso la cattedrale di San Michele Arcangelo di Albenga, alle 10.30, verrà celebrata la messa dal vescovo Guglielmo Borghetti: “È una grande fonte di energia sentirci accompagnati e sostenuti, in questo impegno di solidarietà”. I volontari AIFO saranno all’esterno delle chiese con un bacchetto dove in cambio di una donazione (detraibile) offriranno miele e caramelle: “L'incontro e la solidarietà sono sempre uno scambio di amore e manifestano la volontà di essere partecipi nel cambiamento della vita di nostri fratelli e sorelle ancora oggi colpiti da queste malattie causate da condizioni di estrema povertà”, commenta Susanna Bernoldi, referente AIFO Imperia. “Ovunque ci accoglieranno, noi saremo, perché come ci insegnava Follereau ‘amare è agire’". E così sarà possibile trovare i volontari nella parrocchia di San Giuseppe, di Santa Maria Maggiore, nel duomo di San Maurizio, di Santa Margherita a Pontedassio.

Il ricavato sarà devoluto per la diagnosi, il controllo e la cura delle persone malate di lebbra, la formazione del personale medico e l'inclusione delle persone con disabilità nei progetti sociosanitari sostenuti dell'AIFO, oggi 33 in undici paesi tra Africa, Asia e Sud America. “Per assicurare salute e dignità alle persone più fragili, malate e dimenticate. Un compito arduo, ma crediamo fermamente che non esistono sogni troppo grandi e che, agendo con amore, riusciremo a seminare l'epidemia del bene!”, conclude Bernoldi.

Sara Balestra

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