L’assemblea è convocata per martedì prossimo. Il 15 ottobre, in forma pubblica, Giovanni Zecchini, alla guida della compagnia portuale Lodovico Maresca, illustrerà una proposta che dovrebbe rivoluzionare la portualità del Ponente Ligure ovvero far diventare Imperia il "quarto porto della Liguria", accanto a Genova, Savona e La Spezia.
Un’idea che sarà sviluppata insieme agli imperiesi per dare un’identità maggiore ad uno scalo che, secondo la compagnia portuale Lodovico Maresca, è finita nell’ombra da ormai molti anni.
Una proposta che sarà formulata con un obiettivo importante: far ripartire le attività delle storiche banchine per acquisire nuovi traffici marittimi di piccole e medie dimensioni. "La particolarità di Imperia è che questo scalo è di piccole dimensioni e può essere una buona opportunità per allargare il traffico che ora si concentra su Genova e Savona", dice Giovanni Zecchini.
Oggi la realtà è ben diversa: sul molo corto, e negli spazi demaniali, anno dopo anno, gli ormeggi sono stati destinati ad altro uso. Una volta arrivavano soprattutto grano e olio. Nel 2013, anno record, furono sbarcate 50 mila tonnellate del cereale utilizzato dall’allora Agnesi.
Oggi sono 40 le toccate l’anno: navi che trasportano cemento. Si tratta di francesi, che hanno preferito Imperia a Nizza. Nessun altro traffico interessa Imperia. Ma le potenzialità secondo la compagnia Maresca ci sono e verranno illustrate nel corso dell’assemblea di martedì prossimo in biblioteca alla quale è stata invitata l’amministrazione comunale ed esperti di portualità e logistica.














