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Sport | 30 luglio 2024, 11:57

Pista ciclabile di Imperia, il test in bici: una valutazione tecnico sportiva

Il nuovo tratto presenta aspetti che hanno suscitato polemiche. Abbiamo sperimentato la sua efficacia in bicicletta

Pista ciclabile di Imperia, il test in bici: una valutazione tecnico sportiva

Da atleta agonista, nel tardo pomeriggio di sabato dovendo sostenere una seduta di allenamento in salita in Val Prino, ho deciso di testare il tratto della Ciclopedonale del capoluogo per raggiungere da Castelvecchio  la rotonda di via Nizza prima di dirigermi verso Caramagna e proseguire per Dolcedo e quindi l'entroterra.

Partendo da Castelvecchio per accedere al tratto rettilineo sull'Argine Sinistro, l'unica opzione disponibile è imboccarla provenendo da via Spontone nei pressi della ex sede del Comando di Polizia Municipale. Si attraversa il tratto viario e con una svolta ad angolo retto si imbocca lo scorrevole lungo rettilineo in direzione del sottopasso nei pressi dell'Ekom.

Si sale di slancio sulla rampetta che conduce al ponte sull'Impero, con due secche svolte a 90 gradi si prende la Ciclopedonale vera e propria in direzione Porto Maurizio. Dopo circa 150 metri si incrocia uno dei due semafori alla rotonda di Borgo San Moro (l'altro, precedente, è poco distante nei pressi dell'area relax presso l'ex stazione ferroviaria di Oneglia).

Il semaforo è a chiamata manuale, come l'altro citato, quindi si prosegue fino all'altezza del McDonald's dove la pista si interrompe. Per accedere a Lungomare Vespucci si sfrutta il piccolo varco che immette sulla risistemata Via Antica della Giustizia e usufruendo del riqualificato sottopasso sottostante Palazzo Comunale ci si immette sul lungomare.

Il discorso è diverso se per approcciare la ciclopedonale si proviene dallo stesso lungomare indipendentemente dalla direzione est od ovest in quanto manca una rampa d'accesso. Il prima citato sottopasso riqualificato non è infatti percorribile essendo a senso unico e dall'area parcheggio sottostante la pista è presente solo una rampa adibita a uso pedonale come tra l'altro specificato da segnaletica e al momento non è presente un cartello che indichi la possibilità di transito con bicicletta a mano.

In ogni caso considerate le dimensioni della rampa stessa e degli strettissimi angoli retti presenti, con una due ruote sarebbe percorribile solo a piedi. Una considerazione prettamente tecnica riguarda poi la prosecuzione una volta giunti sul lungomare provenendo da Borgo San Moro. Per raggiungere Borgo Prino l'unica alternativa reale è risalire via Pirinoli. Personalmente non mi crea alcun problema essendo molto allenato e e avendo un buona controllo del mezzo che consente di raggiungere anche in caso di traffico intenso la sommità nei pressi del semaforo evitando di dover ripartire comunque in salita su un tratto al 7%.

Ovviamente il discorso è magari diverso per un ciclista occasionale o non dotato di una e-bike. Tornando, infine al discorso semaforico trattato all'inizio propongo alcune considerazioni e quesiti.

All'uopo come sarà organizzato il completamento McDonald's - Borgo Prino? Nel tratto in questione vi saranno altri tre intersezioni tutte all'altezza degli ex passaggi a livello ferroviari. Il primo poco prima dell'ex stazione di Porto Maurizio, il secondo poco oltre la galleria Annunziata (432 m) a Borgo Fondura, il terzo e ultimo poco dopo la galleria Prino (427 m) nei pressi del Borgo stesso. Saranno attivati semafori a chiamata manuale anche in questi tre punti?

Diventerebbero 5 in un tratto di circa 3 km. Considerato che nella lunghezza dell'intera pista ciclabile sino a Ospedaletti è presente un solo semaforo (in questo caso funzionante in modo elettronico e con temporizzatore, un altro paio vengono attivati occasionalmente), all'altezza dell'importante snodo di Riva Ligure.

Anche nel cuore di Sanremo, pur con tantissimi attraversamenti in pieno centro della stessa pista ciclopedonale il transito è regolato da una semplice segnaletica orizzontale e ovviamente, pur obbligando a una certa prudenza le due ruote chiamate a cedere il passo al traffico veicolare, consentono uno scorrimento abbastanza snello.

Semplici osservazioni per valutare una fruibilità ottimale di questa importante opera soprattutto quando sarà totalmente completata e svilupperà. Un indotto di traffico decisamente superiore soprattutto nel capoluogo

Stefano Sciandra

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