La trattativa per la cessione dell’Imperia Calcio entra nel vivo, ma la corsa contro il tempo si fa sempre più serrata. L’imprenditore emiliano Pino Ruggieri, figura già nota nel mondo calcistico per i suoi trascorsi dirigenziali alla Sanremese e allo Spezia, ha confermato il proprio interesse per l’acquisto del pacchetto di maggioranza del club neroazzurro. “Sto aspettando a brevissimo una comunicazione dal presidente Gramondo, poi ci incontreremo”, dichiara Ruggieri , tagliando corto su ulteriori dettagli ma lasciando intendere la concretezza della trattativa, per seguire la quale ha incaricato il commercialista imperiese Paolo Trucco.
L’imprenditore ha già avuto colloqui preliminari con Fabrizio Gramondo, attuale presidente del club neroazzurro, ed è stato protagonista a metà gennaio, poi ripetuto, di un incontro istituzionale a Palazzo Civico con il sindaco Claudio Scajola e il socio Stefano Pedano. Già in quella sede era emersa la volontà dell’Amministrazione comunale di sostenere il rilancio della società, a patto che il nuovo gruppo dirigente sia solido e in grado di garantire progettualità, compresa la realizzazione di un nuovo stadio cittadino. L’operazione, dunque, non si limita a un passaggio di quote, ma si inserisce in un disegno più ampio di rilancio del calcio imperiese e delle sue infrastrutture.
Ma a rendere ancora più urgente la definizione della trattativa è la questione legata al manto erboso dello stadio 'Nino Ciccione'. Come evidenziato in diverse occasioni da La Voce, le condizioni del terreno di gioco sono ormai critiche e non più sostenibili per una squadra che ambisce a una gestione professionale. Se inizialmente si era parlato di un intervento per il rifacimento in erba naturale, l’ipotesi sta rapidamente perdendo quota. Il motivo è semplice: rifare il fondo in erba comporterebbe uno stop degli incontri casalinghi di almeno l'intero girone del prossimo campionato di serie D, se non oltre. Un’eventualità che il club non può permettersi, soprattutto in una fase in cui serve stabilità e presenza sul campo anche per motivi economici e d’immagine. Per evitare questa penalizzazione, nelle ultime ore è riemersa l’ipotesi di passare a un fondo in erba sintetica, che garantirebbe tempi di lavorazione più rapidi e una maggiore sostenibilità gestionale. La scelta, tuttavia, spetta alla futura proprietà e all'Amministrazione comunale e dovrà essere, inevitabilmente al centro del confronto tra Ruggieri e Gramondo nei prossimi giorni.
Il futuro dell’Imperia Calcio, dunque, si gioca su più tavoli: societario, tecnico e infrastrutturale ma il tempo stringe. In attesa della comunicazione decisiva da parte del presidente Gramondo, Ruggieri resta alla finestra.