Nel calcio contemporaneo, il ruolo del portiere è complesso e carico di una enorme responsabilità. Il portiere si trova a fronteggiare momenti di altissima tensione, con gli occhi di tutti puntati addosso.
Le parole di Edoardo Galeano sulla figura del portiere risuonano ancora oggi con un forte eco: “È un solitario. Condannato a guardare la partita da lontano. Senza muoversi dalla porta, attende in solitudine, fra i tre pali, la sua fucilazione”.
Parole estreme che suscitano un sorriso, ma pur sempre, nel calcio moderno, attuali.
Per il fine stagione della Prima categoria intervistiamo Alessio Fratini, preparatore dei portieri dell’Oneglia Calcio, già estremo difensore in Eccellenza, che ci rende partecipi con doppia prospettiva di allenatore e giocatore e ci accompagna nella stagione passata per la società dei nero-granata di don Paolo e Alessandro Brancatelli.
“Anche quando ho smesso di giocare, la passione per il calcio e per il ruolo del portiere non mi ha mai abbandonato, e ho avuto la possibilità di insegnare ai più giovani, il che mi riempie di orgoglio. Il ruolo del portiere è delicato e cruciale, e l’insegnamento richiede attenzione sia ai dettagli tecnici che a quelli psicologici. Ottenere i patentini UEFA e da allenatore dei portieri ha reso il mio ruolo più professionale, ma c’è sempre qualcosa da imparare, tutti i giorni.
La mia modesta carriera fino alla promozione ha avuto alti e bassi, ma ho sicuramente acquisito ciò che cerco di trasmettere ai miei ragazzi: dedizione, passione e spirito di sacrificio”.
Passando all’Oneglia Calcio, Fratini esprime gratitudine per il suo coinvolgimento nella squadra. “Sono grato a questa società di cui faccio parte da quattro anni”, dice. “Il nostro obiettivo è far crescere tutti i ragazzi, e nonostante richieda molto impegno, è estremamente gratificante. In collaborazione con Umberto De Cesari, cerchiamo di soddisfare le esigenze psicologiche, fisiche e relazionali dei giocatori, anche con attività che abbiamo organizzato insieme a professionisti del calibro di Luca de Pra, allenatore dei portieri del Genoa Calcio e Alberto Borsero, ex allenatore dei portieri della Juventus. Gli sforzi danno i loro frutti: con giovani promettenti come Gioele ed Emanuel, quest’ultimo convocato nella rappresentativa regionale, e i giocatori Fresia F. e Rajew che stanno emergendo nella leva 2007/2008”.
“Guardando alla prima squadra, il lavoro svolto con i mister Griseri, Casella e tutto lo staff dirigenziale è stato eccezionale”, afferma. “L’obiettivo societario era la salvezza ed averlo raggiunto con quattro giornate di anticipo ripaga gli sforzi. I due portieri Federico Cacciò, fondamentale anche nel suo aiuto con i ragazzi degli allievi, ed Enea Marzupio hanno svolto un grande lavoro tutto l’anno. Sono stati determinanti nel mantenere la coesione della squadra e nell’ottenere i risultati desiderati”.