La quarta tappa del Giro d’Italia Acqui Terme-Andora arriva martedì prossimo nella cittadina a cavallo delle due province. Ma è proprio da Andora che parte l’invito agli appassionati di ciclismo a raggiungere la cittadina, ultimo comune della provincia di Savona, ad assistere allo spettacolo della carovana rosa.
“Il Giro d’Italia – dicono commercianti, albergatori e ristoratori – è di tutti e lo è soprattutto questa quarta tappa, l’unica che arriverà nella Riviera di Ponente. Quindi il nostro auspicio è quello che anche da Imperia possano raggiungere Andora i tanti appassionati di questo sport per una festa che si preannuncia spettacolare”.
Da Acqui Terme ad Andora i corridori dovranno percorrere 187 km attraversando una trentina di comuni savonesi. Dopo 8 anni di assenza, quindi, la Corsa Rosa tornerà in Riviera e lo farà in grande stile.
La prima ad ospitare il passaggio del Giro sarà la Val Bormida: il percorso toccherà inizialmente Cairo Montenotte, Millesimo e Calizzano, da lì gli atleti affronteranno la salita del Melogno e passeranno per Pian dei Corsi per poi imboccare la strada per Bormida in direzione Carcare.
Superato il bivio per il Passo Bresca il gruppo arriverà a Mallare, prima di dirigersi verso Altare, attraversare l’Arco del Forte e scendere a Savona sulla Sp29 del Colle di Cadibona.
A Savona ci sarà un percorso interno alla città, fino a raggiungere via Paleocapa e la Torretta. A quel punto i corridori si dirigeranno verso Andora, percorrendo la via Aurelia.
Il Giro d’Italia sarà un’ottima occasione per promuovere il territorio. Una tappa che segna anche una “pace definitiva” tra il territorio e Rcs, dopo le polemiche legate alla Milano-Sanremo. Nel 2020, infatti, i sindaci si opposero al passaggio della Classicissima previsto quell’anno l’8 agosto: un periodo già piuttosto delicato per la viabilità della Riviera che quindi non poteva permettersi di interdire al traffico l’Aurelia.
Senza contare che si era in piena pandemia e c’era molta preoccupazione per possibili assembramenti di spettatori lungo il tracciato. Quell’anno quindi gli organizzatori (il gruppo Rizzoli e Rsc) furono costretti a modificare il percorso escludendo il savonese.