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Cronaca | 25 marzo 2024, 18:06

Caso Villa Galeazza, il procuratore Lari: "Non si tratta di maltrattamenti e di condotte abituali" (video)

Pugi: "Non sapevamo nulla e le telecamere le abbiamo messe noi"

Caso Villa Galeazza, il procuratore Lari: "Non si tratta di maltrattamenti e di condotte abituali" (video)

Le telecamere sono state messe dalla fondazione Isah, con la mia sottoscrizione prima del Covid, non dalla polizia. Sono state installate in accordo con i sindacati dei lavoratori perché ci fosse un controllo totale sull’attività che si svolge nella villa", commenta il presidente dell'Isah Stefano Pugi, dopo che otto operatori della cooperativa Jobel sono stati accusati di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina con le aggravanti dell’aver commesso il fatto in danno di persone disabili e ricoverate all’interno di struttura sociosanitaria "Villa Galeazza".

L'INTERVISTA

"In tutte le sedi si trovano le telecamere, gli operatori sono al corrente che ci sono queste telecamere, ecco perché non riesco a capacitarmi. Da noi le telecamere non sono visibili, solo su ordine del magistrato o del questore.

Non so nulla, non so chi siano, non so cosa sia successo, non so neanche se sono davvero sono violenze, non so se il ragazzo in quel momento faceva qualcosa, non so veramente niente”, conclude il presidente dell'Isah.

A corroborare l'ipotesi di fatti isolati arrivano  anche le parole del procuratore capo

"Le contestazioni riguardano soltanto pochi giorni, nel luglio scorso. Non si tratta di maltrattamenti, quindi di condotte abituali ripetute nel tempo, ma di abuso dei mezzi di correzione, quindi non si è proceduto a una misura", ha dichiarato il procuratore di Imperia Alberto Lari.

Una storia che ha scosso moltissimo Imperia che solo tre anni fa avevano festeggiato una tappa storica importante quando la Fondazione Isah, ente senza finalità di lucro patrimonio della comunità imperiese, aveva acquistato Villa Galeazza, prestigiosa dimora storica su Capo Berta.

Grazie alla volontà, determinazione e dedizione del presidente Stefano Pugi, coadiuvato dall’intero Consiglio di amministrazione, era stato compiuto un ulteriore passo epocale nella storia dell’Ente.

L’Isah era riuscito, a fronte di un importantissimo investimento, ad acquistare il complesso immobiliare “Galeazza” composto dalla elegante “Villa” (1.500mq su 5 piani), 6 appartamenti e 32 mila mq di terreno circostante, dove dare una casa per sempre ai ragazzi diversamente abili inseriti nei percorsi di riabilitazione, in un contesto prestigioso e accogliente.

A riprova di quanto sostenuto dal presidente dell'Isah Stefano Pugi che non si trattava di telecamere installate dalla squadra mobile nel corso dell'indagine in serata la polizia  ha inoltrato un nuovo video riportante la dicitura "approvato dal Dipartimento P.S. (Relazioni Esterne)", che, si legge nella nota di accompagnamento "dovrà sostituire il precedente avente il logo della Polizia di Stato".

 

 

 

 

Diego David

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