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Sport | 24 ottobre 2023, 07:11

La miglior stagione in carriera regala al ciclista imperiese Nicolò Garibbo la chance con la Technipes

Sotto l'occhio vigile di Davide Cassani per puntare al grande salto nei professionisti

La miglior stagione in carriera regala al ciclista imperiese Nicolò Garibbo la chance con la Technipes

Talento e resilienza, un mix che nel 2023 ha consentito a Nicolò Garibbo, 24enne corridore Imperiese, con caratteristiche di passista-scalatore dotato anche di un buon spunto veloce, di arrivare a un importante crocevia del suo percorso di atleta, aprendo una finestra con vista sul sogno di una vita: il professionismo.

La miglior stagione della carriera per Nicolò, Elite al secondo anno che gareggia con i colori della Gragnano Sporting Club, sodalizio lucchese, con cui ha messo in bacheca sei successi: il prestigioso Memorial Daniele Tortolì, il Trofeo Città di San Giovanni Valdarno, il Memorial Maurizio Bresci, valido quale prova unica del campionato toscano, il Trofeo Comune di Lastra a Signa-Coppa Polisportiva Tripetetolo, la terza tappa al Giro del Kosovo e la relativa classifica generale.

A seguire una serie di piazzamenti sul podio che gli sono valsi in chiusura di stagione il titolo di miglior Dilettante Italiano oltre ad aggiudicarsi l'Oscar tuttoBici Gran Premio Jayco AlUlA.

Nicolò, prima di parlare del tuo approdo alla Technipes per la prossima stagione, parlaci un po' di te. Lo sport è il filo conduttore della tua vita, visto che sei anche laureato in scienze motorie e sei un preparatore atletico, ma come è cominciato tutto?

 “Già da bambino ero iperattivo. Ho iniziato con il nuoto e lo sci, poi allo sci ho abbinato la bicicletta che gradatamente è diventata lo sport principale. Ho fatto la trafila sino agli allievi nella Ciclistica Bordighera, quindi come juniores sono passato alla Ciclistica Biringhello sodalizio milanese. Oggi il passaggio fuori regione è più agevole mentre sino a qualche anno fa era necessaria l'affiliazione di un team locale. Contestualmente ho proseguito il percorso di studi. Dopo il liceo scientifico al G.P. Vieusseux a Imperia mi sono iscritto a scienze motorie conseguendo la relativa laurea triennale per crearmi la base per un'attività successiva a quella agonistica“.

 A un giovane imperiese che volesse seguire il tuo percorso cosa consiglieresti?

 “Bisogna metterci tanta forza di volontà anche perché si comincia a fare sul serio sin dall'inizio. Oggi si è abbassata l'età media per passare al professionismo. Si è forse perso un pizzico il gusto del divertimento per cui serve immediatamente acquisire la mentalità giusta per costruirsi la propria possibilità. La ricetta è lavoro e sacrificio

 Oltre al binomio che ti rende completo, corridore e preparatore atletico, quali sono i tuoi hobbies e una domanda di rito per i ciclisti sempre attenti alla bilancia, qual è il tuo piatto preferito?

 “Il tempo libero a disposizione è poco, ma comunque conservo la passione per studiare e aggiornarmi. Diciamo che non ho pause. Il mio hobby è la mia attività. A tavola adoro la pizza e il gelato. Per il resto trascorro il tempo libero con la mia fidanzata Giulia che con me condivide la passione per la bicicletta e ha un passato di buon livello nella disciplina. Per me, Giulia, rappresenta un punto di riferimento importantissimo e nei momenti di difficoltà è sempre stata al mo, fianco“.

 Il futuro a breve si chiama Technipes, la grande chance, un premio per quanto hai saputo ottenere come atleta ma anche come uomo, superando momenti difficili dove hai avuto la capacità di non mollare, come vedi questa nuova avventura e con quale spirito l'affronti?

 “Le motivazioni sono altissime. Anche in questo breve periodo di stacco dalla bicicletta penso già a riprendere. Nel giro di un paio di settimane inizierò la preparazione invernale sulle strade della riviera per poi aggregarmi ai mini ritiri della mia nuova squadra. La Technipes fa riferimento a Davide Cassani, che non necessita di presentazioni e a tre diesse ex professionisti, Michele Coppolillo, Francesco Chicci e Mario Chiesa e costituisce in questo momento, alla luce del contratto annuale, una possibilità da non fallire. A dicembre sarà reso noto il calendario gare e sicuramente prenderemo parte a quelle in territorio nazionale con l'opportunità di essere presenti a quelle con i pro. Per le mie attuali caratteristiche sono abituate alle corse da un giorno, ma è anche normale considerata la Categoria e per la tipologia di gare che ho sempre disputato. Per le corse a tappe dovrò ancora lavorare sodo e abituarmi a gestire le risorse su una distanza temporale impegnativa”.

L'auspicio e l'augurio che rivolgiamo a Nicolò è quello di far rivivere tempi ormai lontani.

Imperia non assapora successi sportivi di livello da mezzo secolo, quando a metà anni settanta Giuseppe Perletto, classe 1948 originario di Dolcedo, ottenne risultati importanti con un quinto posto nel Giro d'Italia 1975, tappe nella “corsa rosa” e successi in altre importanti kermesse.

La speranza è che in un prossimo, e non troppo lontano futuro, si possa ritrovare la “costola del tifo” per un alfiere locale. Un augurio a Nicolò perché possa regalarci nuova adrenalina e nuove emozioni davanti ai teleschermi. 

(*) Diamo il benvenuto nella nostra redazione a Stefano Sciandra, firma storica del giornalismo sportivo locale che dopo un brillante passato nelle radio locali, al Secolo XIX e a La Riviera ha deciso di riprendere la penna in mano e di farlo con noi, augurandogli buon lavoro.  

Stefano Sciandra

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