“Premetto che l’obiettivo della mia candidatura a Sindaco di Imperia era quello di creare una valida alternativa all’Amministrazione che era in scadenza. Contro nessuno, ma idee nuove che avrebbero colmato le lacune della vecchia gestione”.
Interviene così Luciano Zarbano di ‘Imperia senza padroni’, che prosegue: “Di conseguenza chi avesse aderito al mio progetto, ne avrebbe condiviso integralmente gli ideali. In merito alla richiesta del Consiglio Comunale, ritengo che i chiarimenti del Sindaco siano un percorso politico obbligatorio, al quale nessun politico si è mai sottratto, come abbiamo già visto anche negli ultimi giorni, quando un politico nazionale ha chiarito istituzionalmente la propria posizione. Chi ha ruoli istituzionali ha l’obbligo morale e politico di uniformare il proprio comportamento ai principi di trasparenza, pubblicità e rispetto delle regole. Al di là dell’iter giudiziario che farà il suo corso, il Sindaco di Imperia ha l’obbligo politico di riferire in una sede istituzionale quale il Consiglio Comunale, con la conseguenza che spiegherebbe anche in maniera ufficiale all’intera cittadinanza (non solo agli organi di informazione)”.
“Per quanto riguarda le divergenze di vedute sull’argomento all’interno del mio gruppo (che in linea teorica potrebbero coesistere in un consesso democratico) – termina Zarbano - nei prossimi giorni verranno forniti gli opportuni chiarimenti. Se non si dovesse trovare una condivisione di intenti, quella stessa condivisione che ha animato sia la scelta di candidarsi che l’intera campagna elettorale, verranno assunte di comune accordo le decisioni più opportune, soprattutto per mantenere fede all’impegno preso con gli elettori e nel rispetto del mandato elettorale ricevuto”.














