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Attualità | 09 maggio 2023, 15:41

Tenda bis, solo un centinaio di metri tra Italia e Francia, il sindaco di Roccavione: "Poi ci doteremo di un deltaplano"

Germana Avena sottolinea come non sia lo scavo il problema, ma tutto il resto, in particolare sul lato francese, tra piazzale, imbocco da rimodulare, ponte e paravalanghe. "Ho scommesso, dopo aver visto il cantiere, che non si passerà prima del 2025"

Tenda bis, solo un centinaio di metri tra Italia e Francia, il sindaco di Roccavione: "Poi ci doteremo di un deltaplano"

Centoventun metri e verrà rotto l'ultimo diaframma che separa Italia e Francia attraverso la nuova canna del tunnel di Tenda,  la galleria bis.

Il dato è aggiornato allo scorso 3 maggio, per cui è probabile che si sia già arrivati a 100 metri. Manca davvero poco. Ma non c'è molto entusiasmo dalle parti della Val Vermenagna. In particolare, non dimostra alcun entusiasmo il sindaco di Roccavione, Germana Avena, dal prossimo 1° giugno presidente dell'Unione montana Alpi Marittime

"L'unico aggiornamento è che, una volta finito lo scavo, avremo bisogno di un deltaplano per andare dall'altra parte", commenta ironicamente. Per la Avena si tratta, infatti, solo di fumo negli occhi, perché mancano il piazzale sul lato francese, il ponte e il contratto per l'intero importo dei lavori. "A settembre avevo chiesto proprio del contratto. Mi era stato risposto che c'erano ancora molti dettagli da chiarire e che non è un contratto di quelli che si firmano a Roccavione", commenta.

"Sono un'ottimista, ma non su questo. Continuiamo a fare il conto alla rovescia dei metri di scavo, mi fa piacere che i lavori avanzino... ma il resto? Non si sa niente del paravalanghe, c'è da rimodulare l'uscita sul lato francese... e per allargare la galleria vecchia? Da dove passeremo quando ci saranno i lavori dall'altra parte?", continua la battagliera prima cittadina di Roccavione.

Poi ricorda la scommessa fatta dopo aver partecipato, a febbraio scorso, al sopralluogo del cantiere organizzato dai membri della Commissione regionale Trasporti, presente anche il commissario ingegner Nicola Prisco. "Ho scommesso che non si passerà attraverso il tunnel prima del 2025. Per quella data, secondo me avremo una sola canna, la nuova, e non tutte e due, come previsto dal cronoprogramma. Spero di sbagliarmi, ma quello che ho visto e che c'è ancora tantissimo da fare". 

Conclude: "E' in sede di CIG che vanno stabilite le cose. Alla Francia questo tunnel interessa o no? E la ferrovia? Basta fare un passo avanti e dieci indietro. Sa cosa temo? Che il Colle di Tenda diventi come il Colle della Lombarda, aperto solo d'estate. Se non si andrà avanti con il tunnel, in tempi brevi, andremo in Francia tramite il colle, ma solo quando non ci sarà neve. Sarebbe un disastro, ma non solo per Limone e la valle Vermenagna. Il tunnel di Tenda è di tutta la provincia".

Barbara Simonelli -TargatoCn

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