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Economia | 14 novembre 2022, 07:14

Dal 1° gennaio aumentano le pensioni: +7,3% per proteggere il potere d’acquisto rispetto all’incremento dell’inflazione

Ecco tutte le cifre per ogni fascia dopo la rivalutazione prevista per il 2023

Dal 1° gennaio aumentano le pensioni: +7,3% per proteggere il potere d’acquisto rispetto all’incremento dell’inflazione

Dopo circa dieci anni dal 1 gennaio le pensioni vengono adeguate all’inflazione, è un provvedimento di grande impatto che riguarda milioni di cittadini. Abbiamo provato a riassumerne i termini. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto che dispone a partire dal 1° gennaio del prossimo anno un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni dei cittadini.

L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre. Grazie alla rivalutazione automatica nel 2023 i pensionati riceveranno aumenti cospicui sul loro trattamento. Chi percepisce una pensione fino a quattro volte il minimo recupererà nel 2023 tutto (o quasi tutto) il potere d’acquisto che ha perso a causa dell’aumento dei prezzi.

I trattamenti pensionistici erogati dall’Inps vengono infatti sottoposti annualmente a una revisione degli importi in modo che risultino più adeguati al costo della vita. Questa revisione è detta perequazione e ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni rispetto all’aumento del tasso di inflazione. Si attua, così, una rivalutazione piena al 100% per le pensioni fino a 4 volte il minimo, al 90% sulla quota di pensione tra quattro e cinque volte il minimo e del 75% sulle pensioni oltre cinque volte la quota minima.

Gli aumenti delle pensioni:
da 525 a 564 (38 euro di aumento)
da 722 a 760 (39 euro)
da 898 a 950 (52 euro)
da 1073 a 1135 (63 euro)
da 1244 a 1319 (75 euro)
da 1415 a 1503 (88 euro)
da 1591 a 1691 (100 euro)
da 1752 a 1853 (101 euro)
da 1906 a 2017 (111 euro)
da 2215 a 2344 (129 euro)
da 2826 a 2976 (150 euro)
pensione mensile lorda dal minimo di 524,35 fino a 2.062,32 euro, 100% della rivalutazione
pensione mensile lorda da 2.062,33 a 2.577,90 euro, 90% della rivalutazione
pensione mensile lorda oltre i 2.577,91, 75% della rivalutazione.

E' consigliabile consultare il proprio cedolino pensionistico: ciò è possibile tramite un servizio Inps, gratuito, che consente di verificare in tempo reale l’importo dei pagamenti delle prestazioni pensionistiche liquidate mensilmente dall’istituto e quali sono le voci e le ragioni per le quali tale importo può variare. Dunque, in tema di rivalutazione anticipata della pensione, sarà possibile controllare il proprio cedolino e i relativi aumenti previsti dalla nuova normativa. Il servizio è disponibile anche sul proprio cellulare. Per accedere: www.inps.it.

P.C.M.

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